Agglomerato di azione, avventura e fantascienza, il dodicesimo film dell’universo X-men si pone nell’ottica di una frattura interna al gruppo dei mutanti del professor X (James McAvoy), padre del progetto e astuto telepata. A provocare la spaccatura una nuova mutazione di Jean (Sophie Turner) nella potente Fenice Nera in seguito ad una esposizione spaziale a raggi intergalattici, tematica, questa dell’evoluzione incontrollata, oggetto di studi e ricerche di Hank (Nicholas Hoult) e Charles/Professor X.
Una potenza strabiliante, quella sviluppata dalla donna interpretata dalla Turner, evolutasi – almeno inizialmente – verso un uso malefico del suo potere a causa dell’influenza negativa di Vuk (Jessica Chastain), intenzionata a utilizzare la fenice per conquistare il mondo e procurare disordini. Basata sui personaggi degli X-men dei fumetti Marvel e sulla saga di Fenice Nera, la pellicola costituisce il sequel del capitolo X-men:Apocalisse riprendendone i caratteri della computer grafica e dell’induzione allo stupore dello spettatore, catturato dall’uso di effetti video, luci e colori, artefatti registici e straniamenti voluti nel montaggio. Nel cast del film di Simon Kinberg, in sala dal 6 Giugno 2019, è possibile ritrovare tutti i principali personaggi della scuola di Xavier, tra cui anche Ciclope (Tye Sheridan), Nightcrawler (Kodi Smith-McPhee), Tempesta (Alexandra Shipp) e Quicksilver (Evan Peters), l’intera squadra costretta a fare a meno di Mystica (Jennifer Lawrence). A venire in aiuto al team di Charles anche Magneto (Michael Fassbender), scosso dalla perdita di una cara persona e deciso più che mai ad annientare i nemici e vendicarsi. A corredo della storia fanta – action una musica a tema idonea a creare l’effetto suspense, dilazionato attraverso una regia fatta di effetti speciali, luminosi e visivi, accanto ad una messa in sequenza di colpi di scena ed elementi attrattivi.