A sbarcare oggi sulla popolare piattaforma è un altro film strutturato sull’affresco del mondo performativo della danza, resa nuovamente quale rifugio della protagonista e – nel caso specifico – sua valvola di scampo a una falsa verità. Desiderosa di intraprendere la carriera post diploma alla Duke University, l’impacciata Quinn Ackerman (Sabrina Carpenter) dovrà scovare il suo talento per rispondere al desiderio della reclutatrice accademica di vederne le qualità acrobatiche in occasione di un ambito torneo di ballo.
Co-prodotta dalla star Alicia Keys, la pellicola si fonda su alcune tematiche prominenti, tra cui il desiderio di voler perseguire le orme paterne da parte della ragazza portata in scena dalla Carpenter, accanto all’esigenza di mettersi in discussione, perseguendo un sogno condiviso rendendolo realtà e riscattandosi. Scartata da Julliard (Keynan Lonsdale) dei talentuosi Thunderbird, la ragazza mostra una certa vena impulsiva grazie a cui assolderà un gruppo di giovani dal talento nascosto nei TBD, contando sull’aiuto dell’amica Jaz (Liza Koshy) e sulla guida del famoso coreografo Jake Taylor (Jordan Fisher). Supportata da una regia riuscita e particolarmente dettata – attraverso frequenti focus descrittivi ed analitici – all’indagine dell’interazione tra i personaggi, la vicenda si colora di risvolti agonistici, interpersonali e interattivi, con tanto di respiri emozionali e amorosi lungo il rapporto nascente tra Quinn e Jake. Brillante nella costituzione scenica a livello meramente giovanile e scolastico, il lungometraggio di Laura Terruso si pone sulla stessa scia del recente Feel the Beat e richiama le atmosfere di film come quelli This is beat o quelli del franchise -Step up-, mettendo al centro la necessità di seguire il ritmo e darsi da fare per trasformarsi da “diamanti allo stato grezzo” (cit.) in veri campioni.