Vagamente ispirato all’omonima miniserie a fumetti di Mark Millar, il lungometraggio di Timur Bekmambetov sviluppa la narrazione attorno alla storia dell’impiegato anonimo Wesley Gibson (James McAvoy), arruolato nelle file della Confraternita da Fox (Angelina Jolie), una sconosciuta sopraggiunta all’improvviso per “salvarlo” da Cross (Thomas Kretschmann) e incaricata di fargli scoprire il “suo vero talento”.
Selezionato per ricoprire il ruolo di giustiziere del padre, Wes assisterà ad una repentina presa di consapevolezza del proprio posto nella società e deciderà di stravolgere la sua vita per dedicarsi a quello che avrebbe lasciato incompiuto il genitore. Profondamente turbato dagli avvenimenti della sparatoria precedente, il protagonista deciderà di seguire un percorso di addestramento ad opera di armaiolo, riparatore,macellaio disinfestatore e quant’altro, esseri spregevoli al servizio di Sloan (Morgan Freeman) che ne forgeranno il carattere, insegnandogli, tra le altre cose, a curvare le pallottole (cit.). Intenti a seguire la volontà dell’armamentario tessile chiamato fato (cit.), i membri della confraternita si dedicano alla pulizia e – come lascia intendere il film – alla disinfestazione della città, non sapendo, però, il reale pregresso della scelta delle vittime. Una volta scoperta la verità, il gioiellino della Confraternita non potrà far altro che tentare di fare giustizia e cancellare quel mondo fatto di inganno e tornaconto personale del carattere interpretato da Freeman, il quale si sentirebbe in diritto di decidere del destino delle persone. A fronte di una narrazione essenzialmente sorretta dai due protagonisti, il fanta-film in oggetto, uscito il 2 Luglio del 2008, rivela un carattere vertiginoso e impetuoso, sottolineato da uno scorrimento “a tutto gas” e senza sosta degli eventi.