Alto tasso di adrenalina e bolidi a tutto gas nel film in oggetto, uscito nel 2004 per la regia di Joseph Kahn. Incentrato sul mondo del motociclismo, Torque – circuiti di fuoco costruisce il livello tematico sull’aspetto della velocità e della necessità di essere i più rapidi. Tornato in città per ritrovare l’amata Shane (Monét Mazur), Cary Ford (Martin Handerson) sarà costretto a regolare i conti i conti con delle faccende di droga precedenti al suo viaggio in Thailandia, ritrovando una situazione limite dettata dall’ambizione del dominio locale.
Estraneo ai fatti, il protagonista, tradito anche dall’agente dell’FBI McPherson (Adam Scott), si ritroverà isolato nel tentativo di dimostrare la colpevolezza di Henry (Matt Schulze), a capo di una delle due gang in lotta per l’egemonia sul territorio di Inglewood. Affiancato da Dalton (Jay Hernandez) e Val (Will Yun Lee), Ford si avvarrà della collaborazione del capo-gang dei Riders Trey (Ice Cube) per smascherare il colpevole e consegnarlo alla giustizia. In cerca di vendetta per l’uccisione del fratello Junior (Eredro Starr), il carattere interpretato da Cube mette in risalto una certa vena tanto malinconica quanto aggressiva.Artefice del tentativo di sviamento delle indagini e delle pressioni per riavere indietro le moto in cui era nascosto un ingente carico di droga, Henry incuterà terrore nella squadra di Ford, fino ad arrivare a minacciare la vita di Shane. Rintracciabili nella pellicola molteplici riferimenti ed omaggi dichiarati ad altri film, unitamente ad uno stretto legame con la saga più famosa delle auto da corsa evidente nella citazione della frase “vivo la mia vita ad ¼ di miglio alla volta” e nella presenza nel cast di Matt Schulze, interprete – come ricorderemo – di Vince in The fast and the furious e Fast five. Forte di un soggetto costruito su sequenze e duelli allestiti a cavallo delle moto, il lungometraggio risulta arricchito da una colonna sonora costituita da un ensemble di brani originali, successivamente incisi in un EP dal titolo Torque.