Quarto capitolo della saga lanciata nel 2002 con The Transporter, il lungometraggio in oggetto attinge agli elementi che ne ha fatto il successo, quali l’adrenalina e la collegialità degli scontri interpretati da un uomo tutto di un pezzo. A vestire i panni di Frank Martin ci pensa, questa volta, il classe ‘83 Ed Skrein, rapper britannico conosciuto più per la sua musica che per la sua recitazione. Strutturato sul discorso di un nuovo approccio alla trama, il reboot della popolare trilogia creata da Luc Besson e Robert Mark Kamen segna il cambio di registro non solo per quanto riguarda la macchina da presa ma anche per il cast principale e l’apparato direttivo.
Autore della sceneggiatura e produttore, Besson si rende portavoce del messaggio insito nei capitoli precedenti, la ricerca di un luogo sicuro per il pacco trasportato, fulcro tematico, questo, centrale anche in The Transporter Legacy o The Transporter Refueled che dir si voglia. Oggetto del trasporto un gruppo di ragazze guidate da Anna (Loan Chabanol), desiderosa di vendicarsi dell’uomo che le avrebbe rovinato l’infanzia. Pragmatico e inamovibile, il protagonista accetterà l’incarico operando sempre secondo i suoi principi e non lasciandosi coinvolgere, questo almeno fino a quando non vedrà la sua tranquillità familiare minacciata rispetto ad un legame profondo. Occupando larga parte della sceneggiatura, il rapporto padre/figlio tra Frank Martin Sr. (Ray Stevenson) e Junior colora la produzione di un livello quasi testamentario, presentando i due caratteri legati dal rigoroso rispetto dei principi, quasi a segnalare l’importanza di seguire gli insegnamenti paterni. Affrescata da scenografie accattivanti, la pellicola si arricchisce – come da tradizione – di un livello motoristico grazie a sequenze spettacolari a bordo di bolidi e sfoggio di una meccanica attinente al mondo automobilistico. A sorreggere il tono categorico del prodotto cinematografico anche l’ingresso in scena delle seguaci della coprotagonista, interpreti di combattimenti ed azioni prettamente atletiche e stilizzate secondo l’impiego di inquadrature a campo largo, intervallando qua e là le soggettive sui caratteri centrali di Anna e Frank al cospetto di vicende controverse tra sparatorie e inseguimenti. Uscito il 24 Settembre del 2015 e in programma Domenica su Premium Cinema Energy, il film di Camille Delamarre affascina per la suspense sullo sfondo della storia e per l’inverosimile attinenza al genere fumettistico.