Sbarcato oggi sulla popolare piattaforma streaming, l’action movie interpretato dall’atomica bionda (cfr) spicca per la performance attoriale della protagonista e dell’attore italiano Luca Marinelli, osannato dalla critica e dal favore di una platea internazionale che ne ha apprezzato le evidenti doti trasformistiche nei panni di un membro della squadra di immortali mercenari guidata da Andy (Charlize Theron). Puntando sul fascino interpretativo degli attori-giustizieri, il regista fornisce una visione peculiare e fantasy del senso della vita e, in un certo modo, anche della giustizia per via di un operato condotto esclusivamente a fin di bene.
Venuta da molto lontano, la storia di Andromaca e dei suoi alleati assume la valenza di una sorta di maledizione e condanna alla vita, un qualcosa che sembra non trovare pace e che li tiene legati alla dimensione terrena. Ad unirsi alla squadra composta da Booker (Matthias Schoenaerts), Nicky (Luca Marinelli) e Joe (Marwan Kenzari) sarà, dopo alcuni tentennamenti iniziali, anche Nile (KiKi Layne), scovata dalla leader interpretata dalla Theron e selezionata per via di un non indifferente potenziale. Impenetrabile marine schierata al fianco dell’esercito statunitense, la donna interpretata dalla Layne ha manifestato, infatti, la capacità di rigenerarsi da ogni ferita proprio come Deadpool o Wolverine, vertendo molto sull’ambientazione simil-fumettistica. Tratto, infatti, dall’omonimo fumetto di Leandro Fernandez e Greg Rucka, il lungometraggio implementa l’utilizzo scenografico di flashback tra presente e passato dei protagonisti, i cui personaggi rispecchiano l’interesse narrativo ed esplorativo attraverso alcuni dei costumi a cui ci ha abituato l’originale. Costruito sul filone di recente fattura proprio di film come Bloodshot con Vin Diesel, il lungometraggio è diretto da Gina Prince-Boythewood all’interno di un contesto supereroistico con personaggi che, perendo e rialzandosi, agiscono esclusivamente per il bene, motivo per cui verranno meno al lavoro assegnatogli dall’ex CIA Copley (Chiwetel Ejiofor) perché in realtà intenzionato a perseguire finalità differenti. A colorare la pellicola anche l’elemento della rassegnazione dei personaggi, tale da farli sentire in dovere di aiutare il prossimo e perseguire un plausibile senso di integrità, particolarità molto in luce anche nella caratterizzazione da parte di Marinelli, impenetrabile nel volto ed estremamente efficace nella messa in scena dello stremo e del disagio provocato dalla situazione senza fine.