Una sceneggiatura accurata per un film sul mondo della boxe in cui il regista David Owen Russell raccontale gesta dei fratelli Ward fino alla conquista del titolo mondiale nel 2000. Ex promessa del pugilato professionistico, Dickie Ward (Christian Bale), dopo aver sfidato sul ring anche il grande Ray Sugar Leonard, si dedica alla preparazione atletica da boxer del fratello Mickey, questo almeno fino a quando un periodo di detenzione sembra allontanare i due e spezzare il loro legame.
Proprio questo, presumibilmente,il punto risolutivo dell’intreccio, il riuscire, cioè, per Mickey (Mark Whallberg) a staccarsi dalle oppressioni di una madre manager interpretata da Melissa Leo e di un fratello allenatore. Da questo momento, infatti, il giovane comincerà a collezionare una serie di vittorie tanto da ambire al titolo mondiale, occasione che gli verrà data di lì a poco. Nonostante il successo e le continue attenzioni da parte di Charline (Amy Adams) e del nuovo team, però,il protagonista inizia a sentire la mancanza della famiglia e pertanto non esiterà a riprendere nel suo angolo Dickie dopo il rilascio. Si assisterà,pertanto, ad una reciproca accettazione da parte dei protagonisti della storia e ad un riaffiorare del legame di fratellanza che sembrava ormai perduto, recuperato grazie al comune amore per lo sport del pugilato e alla voglia di riscatto. Sarà, infatti, la voglia di riscatto a distinguersi come motore delle vicende, da parte di Mickey per esser stato fino ad allora considerato un trampolino di lancio (cit.) per i pugili e da parte di Dickie, il quale soffre il peso della mancanza di occasioni dovendo scendere a patti con il suo passato e con la consapevolezza di non esser riuscito nell’impresa che sembra, invece,andare a genio al fratello. Un lungometraggio che si fonda, sostanzialmente, su un’avvincente storia vera e su un’interpretazione da Oscar dei caratteri più vicini al protagonista, Christian Bale e Melissa Leo, aggiudicatisi le Statuette rispettivamente per miglior attore non protagonista e miglior attrice non protagonista nella cerimonia del 2011.