Continua, confermandosi condita di un’accesa spettacolarità garantita anche dall’utilizzo delle tecnologie 3D ed IMAX, l’avventura dello Spiderman interpretato da Andrew Garfield nel secondo capitolo del riavvio della trilogia precedentemente girata da Sam Raimi, presentando un Peter Parker che, ormai fortificato anche grazie al rapporto con Gwen (Emma Stone), sarà chiamato, questa volta, a “calmare gli animi” di Electro e del nuovo Goblin.
A vestire i panni dei due villain sono rispettivamente Jamie Foxx e Dane DeHaan, quest’ultimo interprete di Harry Osborn, migliore amico dell’alter ego dell’uomo ragno che, tornato a Manhattan, è deciso a vendicare il padre Norman. Quest’ultimo, infatti, gli ha consegnato la chiave del suo sapere malefico in punto di morte, acuendone la sete di vendetta e trasferendogli l’avidità nei confronti del tutore della pace del newyorkese. Trasformatosi in seguito alla caduta in una vasca elettromagnetica, il carattere interpretato da Foxx si alimenta sottraendo l’energia all’intera città ma Spiderman riuscirà a far presa sul suo lato buono e disarmarlo. Altra minaccia sullo sfondo del film, Green Goblin è alla ricerca di un modo per farla pagare a Peter, scagliandosi sulla donna interpretata dalla Stone e impedendogli di concentrarsi esclusivamente sulla ricerca della verità in merito alla scomparsa dei genitori e alla loro commemorazione. Uscito il 23 Aprile 2014 nelle sale italiane, il lungometraggio risulta caratterizzato da un’analessi[1] ad inizio pellicola e, inizialmente proiettato ad un ulteriore sequel in seguito cancellato in favore del reboot Spider-man: Homecoming[2], sembra frapporre un discorso personale/individuale ed umano a quello collettivo dettato alla salvaguardia del prossimo, raccontando la storia e l’evoluzione dell’eroe con tanto di effetti speciali e panoramiche dall’alto da togliere il fiato, il tutto in un ensemble significativo di stile e sonorità.
[1] Altrimenti detto flashback o retrospezione, è un procedimento narrativo che riavvolge la struttura della fabula (cioè la sequenza cronologica degli eventi) su se stessa, raccontando avvenimenti che precedono il punto raggiunto dalla storia.
[2] cfr WIKIPEDIA