All’anagrafe Mario Girotti, l’artista di natali italotedeschi[1] si è fatto conoscere al grande pubblico entrando nelle case degli italiani con il nome di Terence Hill[2], amatissimo volto televisivo ed impareggiabile compagno di molte serate anche grazie alla fortunatissima fiction Don Matteo, longevo serial televisivo giunto alla dodicesima stagione. Noto per aver interpretato – insieme all’amico Bud Spencer[3] – alcuni cult appartenenti agli spaghetti-western[4], Terence avrebbe cavalcato l’onda del successo del western all’italiana anche grazie al ruolo protagonista in Lo chiamavano Trinità…[5] e nel quarto film italiano più visto di sempre[6] …continuavano a chiamarlo Trinità[7], lungometraggi attraverso cui si è affermato ufficialmente il marchio di fabbrica Bud Spencer/Terence Hill con le sonore scazzottate in sostituzione alle tipiche sparatorie del genere nato negli States.
Entrambi campioni di incassi, i film precedentemente citati anticiparono il successo poi confermato da pellicole come …Più forte ragazzi[8] e …Altrimenti ci arrabbiamo![9] che, diretto da Marcello Fondato e strutturato sulla rivalità macchiettistica ed esilarante per una Dune Buggy al 50% (cfr), spicca per la prelibata e indimenticabile colonna sonora degli Oliver Onions[10]. Oltre alla vasta filmografia co-interpretata con Carlo ‘Bud Spencer’ Pedersoli, anche alcuni film in solitaria, a partire dalla pellicola Il mio nome è nessuno[11] di Tonino Valerii, in cui Terence caratterizza il suo personaggio attorno al tramonto dell’epopea del west, incrociando tale contesto con i toni baldanzosi e scanzonati che lo avevano contraddistinto nei panni di Trinità. Tra gli altri film interpretati in coppia con l’insostituibile compagno di set, anche Porgi l’altra guancia[12], I due superpiedi quasi piatti[13] e Io sto con gli ippopotami[14], collaborando nuovamente con E.B Clucher in …e lo chiamarono il Magnifico[15] e, inoltre, con Eriprando Visconti[16] nella più impegnata Il vero e il falso[17] e con Damiano Damiani in Un genio, due compari e un pollo[18], questi tra gli altri successi, accanto all’affaccio sulla fantascienza con la recitazione e la produzione di Org, registrati prima di dedicarsi – in modo più specifico – al piccolo schermo con la partecipazione alle prime tre stagioni di Un passo dal cielo e, in particolar modo, a Don Matteo, firmando, inoltre, anche la sceneggiatura e la regia di Il mio nome è Thomas, sigillo, questo, del suo ritorno al Cinema nel 2018. Attraversando, nel corso della sua vita, anche un periodo in Germania e – prendendo parte anche ad alcune produzioni hollywoodiane[19] e collaborando con artisti come Gene Hackman[20] e Catherine Deneuve[21] – alcuni anni negli Stati Uniti, Terence Hill si è guadagnato una considerevole fama, oltre che per vestire, attualmente, i panni del prete-detective di Rai 1 lungo tematiche molto care alle famiglie italiane, anche per aver dato voce, in passato, alla voglia di ridere ed evadere del pubblico, vantando un cospicuo apprezzamento all’estero garantitogli dall’elevata risonanza internazionale della storica coppia Spencer/Hill.
[1] nato il 29 Marzo 1939 a Venezia da madre tedesca e padre italiano
[2] pseudonimo scelto perché le iniziali erano le stesse del nome della madre (Hildegard Thieme)|Seguendo una moda dell’epoca, l’attore venne chiamato a scegliere un nome americano per fare colpo a livello internazionale
[3] nome d’arte del compianto Carlo Pedersoli, impareggiabile compagno di viaggio e di scena di Terence Hill
[4] genere di film western di produzione italiana negli anni sessanta e settanta con la partecipazione spesso di attori che, ancora agli albori della loro carriera, successivamente sarebbero divenuti star internazionali
[5] [1970]Western all’italiana in versione comica che, diretto da E.B Clucher, costituisce una parodia dei più cruenti western dell’epoca e ricalca prettamente lo stile dell’epoca in cui uscì, sulla scia degli avvenimenti degli anni 60-70
[6] Fonte: WIKIPEDIA – cfr “classifica dei film italiani più visti di sempre”
[7] [1971]campione di incassi assoluto della stagione 1971-1972, i cui esterni sono stati girati anche presso Campo Imperatore e in altre zone dell’Abruzzo
[8] [1972]Film diretto da Giuseppe Colizzi, in cui Spencer e Hill interpretano una coppia di piloti che, per aiutare un amico, inscenano un piano che si rivelerà, però, fondamentalmente controproducente
[9] [1974]Film il cui filo conduttore potrebbe essere – in un certo modo – un bene materiale che finisce per assurgere a pomo della discordia sullo sfondo della pellicola
[10] Gruppo musicale italiano di Roma fondato dai fratelli Maurizio e Guido De Angelis nel 1963 a Rocca di Papa | autori e arrangiatori di colonne sonore negli anni 70 e 80
[11] [1973]Film che vanta la produzione di Sergio Leone, il quale, deciso – dalle parole di Terence Hill – a non fare più western, concepì il film avvicinandolo un tantino “alla storia sua” perché troppo innamorato di quel genere|Nonostante l’irreversibile declino del western, il film si piazzò al quinto posto tra quelli più visti della stagione cinematografica
[12] [1974]Pellicola che, diretta da Franco Rossi, allestisce una narrazione attorno al tema della colonizzazione, dell’uguaglianza e – in un certo senso – della libertà di opinione e pensiero
[13] [1977]Film in cui l’invidiabile coppia della comicità all’italiana non si esime dal farsi rispettare attraverso lo sfoggio di furbizia e “mazzate”
[14] [1979] Undicesimo film della coppia in cui Terence interpreta un giramondo rubacuori che, giunto presso il cugino Tom, finirà per turbare la tranquillità dell’oasi del safari in cui vive il carattere interpretato da Spencer e mettersi nei guai
[15] [1972] Girato nell’ex Jugoslavia presso il parco nazionale di Plitvice, il film intende ripetere il successo delle pellicole su Trinità attraverso un nuovo western con personaggi e trama differenti tra lo sfoggio di abilità acrobatiche nell’uso della pistola e preferenza per l’old style dei pugni
[16] Nipote di Luchino Visconti e discendente diretto della nobile famiglia milanese, vissuto tra il 1932 e il 1995
[17] [1972] Film diretto dal Visconti nipote d’arte in cui il tema è costituito dal raffronto su alcune possibili ingiustizie di tipo morale
[18] [1975] Film che vanta – anche se solo per la prima scena – la regia di Sergio Leone, il quale, nonostante questo, preferì non essere comunque menzionato nei titoli di testa e coda
[19] Nel 1977 prende parte a La bandiera: Marcia o muori di Dick Richards e Mister Miliardo di Jonathan Kaplan
[20] Attore e scrittore statunitense nato il 0 Gennaio 1930 a San Bernardino
[21] Attrice francese che, nata il 22 Ottobre del 1943 e candidata all’Oscar miglior attrice nel 1992, ha conquistato, nel 1998, un Orso d’Oro al Festival di Berlino, la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, un David di Donatello e due Premi César