SOTTO IL SOLE DI RICCIONE – l’omaggio di Enrico Vanzina al fratello Carlo

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SOTTO IL SOLE DI RICCIONE – l’omaggio di Enrico Vanzina al fratello Carlo

Dal 1° Luglio su Netflix, il film estivo targato Vanzina ripropone la stessa formula usata precedentemente, inglobando la sete di esperienza nella descrizione di un’amicizia nata nella stagione più calda dell’anno, proprio sulle spiagge di uno dei contesti centrali del divertimento. Caratterizzato dalla diversificazione tematica tra sentimenti, amori, timori e voglia di agire perché – come da concezione “smeraldiana” – d’estate tutto accade più velocemente[1] (cit. esterna), il film rispecchia l’esigenza del regista di riprendere il filo conduttore tracciato dal compianto Carlo Vanzina[2] e della sua attenzione a determinati temi interazional-interattivi. Diretto dagli YouNuts[3] e basato su un soggetto di Enrico Vanzina, il film si colora di atmosfere scenografiche uniche, presentando, inoltre, una suggestiva colonna sonora in riferimento alle canzoni dei The Giornalisti e Tommaso Paradiso, presente in una delle scene finali.

Tante le storie incrociatesi durante la prosecuzione del lungometraggio, dalla voglia di fuggire dalla normalità di Ciro (Cristiano Caccamo) fino alla scoperta dell’amicizia sincera da parte di Guenda (Fotinì Peluso) ed Emma (Claudia Tranchese), dal desiderio di Vincenzo (Lorenzo Zurzolo) di stringere relazioni per non sentirsi inadeguato all’interesse amicale nei suoi confronti di Furio (Davide Calgaro) con tanto di scoperta dell’amore grazie a Camilla (Ludovica Martino), passando per l’assunzione di una nuova vitalità da parte di Irene (Isabella Ferrari) grazie a Lucio (Luca Ward). Tra gli attori che anno preso parte al travolgente film Netflix anche Andrea Roncato, interprete di un indissolubile playboy che ha fatto breccia tra la movida romagnola negli anni in cui era lui il bagnino e ora pronto a dar consigli sulle tecniche di seduzione a Marco (Saul Nanni) Incontratisi per trascorrere le vacanze a Riccione, i protagonisti del film vivranno delle giornate epiche e concettualmente formative che ne farà brillare le aspirazioni verso il futuro, definendo un ensemble romantico e altruista in ogni momento. Proprio questo è l’elemento cardine della storia, l’entrare talmente in contatto e supportarsi a tal punto da augurarsi che un nuovo anno passi in fretta, lanciando il messaggio “Stessa spiaggia e stesso mare” di pellicole come Sapore di mare e Sapore di mare 2 a cui si ispira. Denotando, seppur in forma nostalgico-celebrativa, un segnale di speranza, il film è co-sceneggiato dall’autore insieme a Caterina Salvatori e Ciro Zecca, focalizzatisi sul racconto delle avventure del gruppo di ragazzi ritrovatisi a condividere sogni, ambizioni e consapevolezze, il tutto modernizzato a mezzo social e a portata di smartphone anche con lo schieramento di un cast giovane e arricchito dall’ensemble romantico delle canzoni verso cui si dirige la storia, chiusa proprio da un momento di condivisione finale con gli stralci di un concerto e dall’assunzione di responsabilità sulle ragioni del proprio cuore, inscrivendo, inoltre, riflessi meno evasivi e più importanti come quello dell’assistenza, dell’inclusione e della tanto desiderata indipendenza.


[1] Frase del film Vita Smeralda di Jerry Calà, presa in prestito per contestualizzare la vicenda

[2] n. 13/05/1951, Roma – m. 8/07/2018, Roma

[3] Niccolò Celaia e Antonio Usbergo

By | 2020-07-06T15:49:04+02:00 Luglio 3rd, 2020|Cinema, Recensioni|0 Comments

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