Prorogato fino al 7 Aprile |
Appuntamento imperdibile della stagione teatrale quello con la commedia riflessiva scritta e diretta da Lorenzo De Feo e interpretata da tre attori del panorama teatrale attuale.
A livello tematico, la storia sembra vertere nella direzione di crisi d’identità, condotta sul versante esistenziale di Marco, interpretato da Cristiano Leopardi, il quale si trova a fare i conti con l’inversione di tendenza sessuale, manifestata dalla nascita di un nuovo amore per una donna. A turbare la sua tranquillità domestica ci pensano, però, la madre Isabella, interpretata da Sonia De Meo e appoggiata da Dodo, alias Antonio Lupi, intenti a recuperare il giovane.
Madre & Figlio |
Tutto nasce da un equivoco e da una presunta crisi passeggera del personaggio centrale della narrazione, Marco, la cui madre non sembra accettare la sua nuova propensione per il sesso opposto, soprattutto ricordando le prime testimonianze di omosessualità visibili nel figlio già da piccolo, come quella della simpatia per il compagnuccio di banco delle scuole elementari.
Ogni cosa sembra assumere un aspetto opposto alla realtà, generando vicende equivoche o forse inequivocabili, anche nell’uso di una gestualità e di una mimica inerenti, unite ad una vocalità intellettuale e aulica in opposizione ad una colloquiale e romanizzata. La situazione che viene a crearsi, arricchita dalla presenza dell’altro personaggio, assume un tono esilarante e scalpitante negli sketch a ripetizione, generando una densa ironia dai battibecchi e dai dialoghi tra gli interpreti, da considerarsi un successo, visti anche i risultati sbalorditivi registrati sin dalla prima, risalente all’anno 2007.
Set scenico |
Due sono, essenzialmente, le storie riconoscibili sulla scena, quella della presunta eterosessualità di Marco e quella dell’atteggiamento autoritario di Isabella, entrambi interpretati con attenzione e dimestichezza nel rendere il tema esilarante ed ironico, come fossero le due facce della medaglia in antitesi, mentre Dodo si pone in maniera brillante nel ruolo di mediatore tra gli orizzonti tematici e caratteriali trattati.
Il cast |
Uno spettacolo ripetuto al Teatro Millelire come un prodotto fatto in casa, diventato in un certo senso il cavallo di battaglia del team costituito da un regista di qualità e da talentuosi attori, districatisi in una scenografia piuttosto semplice ma adatta ad accogliere una folla indifferenziata, anche grazie alle musiche di Loriana Lana a scandire l’intensità dei momenti di introspezione. Queste particolarità danno conferma della qualità di questo piccolo fenomeno della scena, da cui cogliere una riflessione sulla condizione umana ed una sdrammatizzazione di fondo, rese con un tono comico nella ricerca di questa verità dissacrante che si rivelerà solo alla fine, creando l’effetto sorpresa e generando applausi incessanti.
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