Imperdibile appuntamento televisivo quello di ieri con il capitolo di avvio del franchise sul pugile di Philadelphia, protagonista della sua prima avventura da professionista. In onda su Rai 3, il lungometraggio circoscrive la narrazione attorno all’individualità del pugile di secondo ordine Rocky Balboa (Sylvester Stallone), selezionato per essere lo sconosciuto avversario (cit.) di Apollo Creed (Carl Weathers) nell’incontro valido per il titolo.
Tema del film la storia di riscatto più famosa del cinema, caratterizzando la tenacia del protagonista nel perseguire i propri obiettivi e identificando nella sceneggiatura una trasposizione personale tra Rocky e l’allora poco conosciuto Stallone. Uscita il 25 marzo del 1977 in Italia e diretta dal compianto John G. Avildsen (1935 –2017), la pellicola si focalizza, principalmente, sul percorso di preparazione all’incontro da parte di Rocky tra interni della palestra e scorci della città americana, tra i quali spiccano le scene su quella scalinata che diverrà punto di spicco della saga, a delineare una scenografia naturale resa sensazionale grazie al montaggio. Corredato da imponenti colonna sonora e musiche, il prodotto cinematografico sviluppa la storia secondo orizzonti tematici differenti ma complementari, quello – come già detto – della storia personale del protagonista, accanto a quello della navigata guida da parte di Mickey (Burgess Meredith) e alla storia d’amore con Adriana (Talia Shire), sorella di Paulie (Burt Young) e punto di forza di Rocky. Presentandosi in grande forma all’incontro con Apollo, lo Stallone Italiano assisterà alla progressiva maturazione del proprio carattere di atleta e alla presa di consapevolezza di sé al suono dell’ultima campana. Avvalorato dalla vittoria di tre premi Oscar, il lungometraggio fornisce l’immagine di un personaggio divenuto iconico in cui identificarsi nell’ottica di un racconto quasi favolistico, a testimonianza di un successo ripetuto da oltre 40 anni.