Selezionato per rappresentare l’Italia nella sezione World Cinema – Dramatic al Sundance Festival 2008, il lungometraggio targato Bess Movie mette in risalto una dichiarata impronta documentaristica nell’utilizzo di piani lunghi e nella scelta delle inquadrature a fronte di riprese effettuate con le DVCAM, videocamere digitali specifiche per il tipo di narrazione scelto. Prodotto da Francesca Neri e Claudio Amendola, il film è stato realizzato secondo l’economia di spazi e mezzi e nell’ottica del low budget anche attraverso la sfera privata della regista, la quale ha dichiarato di essersi servita di un cast giovane e di aver montato il film in casa limitando, dunque, i costi della produzione.
Girata in tre settimane a Roma, la tragi – comedy in oggetto intende svilupparsi sulle ottiche ben distinte di sentimento/appartenenza e di passione/tradimento, escamotage narrativi, questi, delineati attraverso la figura di Giovanni (Marco Foschi), un attore coinvolto dal legame matrimoniale con Lucia (Alba Rohrwacher),da una parte e dalla turbolenza sentimentale per Michela (Valentina Lodovini), dall’altra. Intenzionati a realizzare un documentario sulle tendenze lavorative in atto nel Nostro Paese, Giorgio (Stefano Fresi) ed Eros (Alessandro Averone)si troveranno, invece, davanti ad un burrascoso dramma familiare, distinto tra incomprensioni e tradimenti, tra l’assunzione e il ripudio delle responsabilità. Cameraman fermi sulla necessità di portare avanti il progetto, i due operatori video finiranno per vivere – come accade agli stessi protagonisti – situazioni di netta determinazione e allo stesso tempo stati di scoraggiamento e resa fotografando –in una certo senso – l’essenza stessa della vita, fatta non soltanto di positività ma anche di difficoltà. Raccontando allo stesso tempo felicità e malessere di Giovanni e Lucia, il film della Negri pone un netto confine tra i due principali dati interpretativi della sceneggiatura, lasciando, presumibilmente, spazio allo scambio di ruoli tra la coppia e i caratteri collaterali interpretati da Fresi e Averone, i quali, entrati nella vita della coppia, ne sentiranno perfino il distacco e “il malincuore” (cit.).