Opera prima di Coralie Fargeat, il lungometraggio in oggetto, uscito in Italia il 6 Settembre 2018, affronta la tematica della vendetta inserendovi elementi ad alta tensione già assoldati nel cinema ma qui elevati all’eccesso, rivelando la caratterizzazione di film nettamente provocatorio tra sequenze splatter e sfoggio incondizionato della violenza, a fronte di una sorprendente indistruttibilità della protagonista, messa a dura prova in scenari crudi e fortemente brutali.
Vittima di un abuso e di un tentato omicidio ad opera di Richard (Kevin Jenssen), Stan (Vincent Colombe) e Dimitri (Guillaume Bouchède), l’intraprendente Jen (Matilda Anna Ingrid Lutz), sopravvissuta ai limiti dell’immaginazione umana, si lascerà sopraffare da una fino ad allora nascosta natura vendicativa e combattiva,iniziando a dare la caccia ai tre “malvagi” uomini. Costruito su più affreschi narrativi, il film della Fargeat si struttura lungo la messa in evidenza della bellezza femminile e dell’attrazione nella prima parte, mentre in un secondo momento risulta occupato dalla caccia all’uomo interpretata da una donna profondamente offesa. Sullo sfondo del film l’intenso rapporto della donna con la sua determinazione, mostrandosi decisa ad ottenere giustizia a tutti i costi a fronte di una resistenza sorprendente, risvolto tematico, questo, ampiamente in luce anche nella produzione relativa all’eroe di guerra John Rambo, di cui questa sera andrà inonda il secondo capitolo Rambo II – la vendetta. Strutturandosi dal punto di vista di un carattere femminile, Revenge sembra non nascondere alcuna analogia con il film interpretato da Sylvester Stallone, sottolineando, ad esempio, i momenti crudi della “chiusura” delle ferite attraverso la punta riscaldata del coltello nelle mani dei protagonisti.