Sequel della pellicola del 2010 Red, il lungometraggio di Dean Parisot apre la narrazione lì dove l’aveva interrotta nel precedente capitolo, dallo stravolgimento, cioè, della vita ormai tranquilla di Frank Moses (Bruce Willis), ex agente della CIA in pensione. Tornato in azione per far luce sulla presunta uccisione dell’amico Marvin (John Malkovich), il protagonista si imbatterà nel braccaggio da parte dell’agenzia a causa delle false accuse di coinvolgimento nell’operazione Nottefonda con la sua squadra.
Partito con la compagna Sarah (Mary – Louise Parker) alla volta di Parigi e Londra, il carattere interpretato da Willis si caratterizza – come nel primo film – di temerarietà e tendenza al superamento dei limiti, particolarità idonee a descrivere un uomo d’azione tenace e sicuro di sé. Strutturata su una tematica diversificata tra azione e commedia, la spy story sembra aver assunto un nesso tra trattazione action e tonalità leggere a colorare il prodotto cinematografico di caratteri parodici. Inseguito anche da Han (Lee Byung-hun), Frank dovrà ricorrere ai suoi contatti nel controspionaggio per trovarsi un passo avanti al nemico, motivo per il quale ingaggerà la sua vecchia conoscenza Katja Petrokova (Catherine Zeta – Jones). Sullo sfondo della sceneggiatura i temi del doppio-giochismo e della riconoscenza o – se vogliamo – della falsa rivalità, dello spalleggiamento e del depistaggio, perseguiti, questi ultimi, grazie a rapporti precedentemente consolidati, tra i quali spicca l’intesa con Victoria (Helen Mirren). Arrivato nelle sale italiane il 21 Agosto 2013, il film di Parisot si arricchisce del valore della collaborazione tra i caratteri principali nel fronteggiare le avversità e di un’efficace ritratto delle doti di combattimento fisico dei personaggi, a circoscrivere l’adrenalina di fondo,portata all’estremo nello scontro contro il villain del film Edward Bailey (Anthony Hopkins).