Trasposizione cinematografica del romanzo gotico del 1938 Rebecca, la prima moglie della DuMaurier, il film di Ben Weatly è sbarcato mercoledì su Netflix ed è subito entrato nella Top Ten della popolare piattaforma streaming, spiccando sia per un indiscusso talento interpretativo che per l’assetto teatrale pseudo-vittoriano e fantasy della storia. Già era stato fatto un adattamento cinematografico del testo della DuMaurier e a realizzarlo era stato Alfred Hitchcok nel 1940 con un prodotto da cui prende largamente spunto la pellicola in oggetto. Non nuova alle revisioni, l’opera letteraria originale ha ispirato anche una miniserie televisiva nel 1997 e gode di un elevato seguito tra gli amanti delle atmosfere gotiche e del cinema di genere, tanto da venir ripresa anche da Guillermo Del Toro nel 2015 per il suo film Crimson Peak.
A vestire i panni della protagonista nel lungometraggio disponibile su Netflix è Lily James che, con dedizione e trasformismo, dà voce alla donna caduta in un baratro di perdizione e amore, questo in virtù dell’ambiguità sullo sfondo degli eventi relativi alla tenuta di Manderley e all’atteggiamento di Mrs. Danvers (Kristin Scott Thomas), il tutto surrogato dagli espedienti sentimentali e amorosi della donna per Maxim de Winter (Armie Hammer). Caduto anni prima in disgrazia per la scomparsa della moglie, l’uomo avrebbe intenzione di costruire una famiglia con l’ex dama di compagnia di Mrs. Van Hopper (Ann Dowd), soggetta ad un continuo confronto con il passato, come da immagine restituita dalla presenza del fantasma della moglie scomparsa. Turbato dal ricordo della donna e da come si sono realmente svolti i fatti, il carattere interpretato da Hammer si troverà messo alle strette dall’audacia della nuova moglie e dal riavvicinamento del Signor Favell (Sam Riley), amante e forse cugino della donna scomparsa, il tutto per una storia che, frastornata e ricca di tematiche che vanno dal comedy al crime, è totalmente avvolta di mistero per una commistione di stili ad opera del team di Weatly con una diversificazione che va dal gusto francese a quello inglese.