Uscito negli Stati Uniti nel Maggio del 1985 e distribuito in Italia nel Dicembre dello stesso anno, il primo sequel della storia incentrata sull’eroe di guerra interpretato da Sly segna il ritorno di John Rambo (Sylvester Stallone) nella “sua casa” (cit.) dopo aver ricevuto una proposta allettante dal colonnello Trautman (Richard Crenna). Riprendendo il filo conduttore e riaprendosi sulle fila degli eventi conclusivi del primo film della saga, il lungometraggio di George Pan Cosmatos sembra miri a sottolineare la naturale appartenenza militare e combattiva al carattere interpretato da Stallone, qui alle prese con un delicato intervento sul campo.
Condannato ai lavori forzati per la distruzione vista nel precedente capitolo e costretto a ritornare al fronte per ottenere il condono della pena, il massiccio e roccioso protagonista dovrà interfacciarsi con le tecnologie all’avanguardia messegli a disposizione da un team di mercenari delle Squadre Speciali,finendo, però, per preferire i suoi vecchi e ragionati metodi fisici e di precisione. Disposti a tutto pur di “salvare la faccia” (cit.), gli agenti al servizio di Murdock (Charles Napier)sembra non si rendano conto della portata della missione richiesta all’uomo,non considerando l’eventualità della sua sopravvivenza e soprattutto della sua riuscita. Supportato da Co-Bao (Julia Nickson-Soul) nel recupero dei prigionieri americani dispersi nel Nord della Repubblica vietnamita, Rambo dovrà far i conti con le truppe del Sergente Tary (George Cheoung) e con i russi guidati da Podovskj (Steven Berkhoff), facendo leva su resistenza e preparazione militare per scampare alle torture e portare in salvo i connazionali. Strutturato lungo la tematica di un’aspra battaglia e sull’amore incondizionato per il Paese, Rambo2 – la vendetta si rivela un film estremamente patriottico, ponendo la figura eroica di Rambo di fronte alla scelta di seguire degli ideali e liberare i prigionieri combattendo per qualcosa o svolgere il compito assegnatogli in Thailandia di documentarne semplicemente la presenza.