Tratto dal romanzo Primo Sangue di David Morrell, il lungometraggio di Ted Kotcheff, proposto sul piccolo schermo Venerdì 14 Settembre in prima serata, segna l’avvio dell’omonima serie cinematografica, presentando al pubblico l’iconico personaggio di John Rambo, scritto ed interpretato da Sylvester Stallone. Costruito interamente sull’interpretazione del protagonista, Rambo – first blood, uscito in Italia il 18 Dicembre 1982, affronta il disagio post – bellum e il relativo disadattamento del carattere principale alla vita di città, temi aggravati dalla non accettazione e dall’emarginazione da parte dello sceriffo Will Teasle (Brian Dennehy) e dei suoi uomini.
Reduce dal Vietnam e frutto di un addestramento particolare ricevuto al fronte dal Colonnello Trautman (Richard Creena), Rambo, provato dagli insulti e dalle malefatte nei suoi confronti, scatenerà una guerriglia tra foresta e città, tanto da richiamare persino l’attenzione della Guardia Nazionale, irrompendo con la sua furia nella tranquillità cittadina. Ultimo rimasto di una squadra speciale d’assalto, il pluridecorato eroe di guerra interpretato da Stallone dovrà far i conti con la solitudine e coni pregiudizi negativi di Teasle sui veterani del conflitto vietnamita,riscontrando enormi difficoltà a reinserirsi nella società. Braccato dalle forze dell’ordine di Hope, una cittadina dello stato di Washington, il protagonista verrà ingiustamente accusato della morte del vice sceriffo Galt (Jack Starrett) e della messa a rischio della vita di tutti gli altri agenti fiondatisi su di lui. Sullo sfondo del film, a contorno dell’individualità di Rambo, il profondo isolamento dovuto alla perdita di amici e certezze, crollate e mai ristabilite segnalando una difficile riappropriazione della vita dopo la guerra. Intervenuto per tutelare i civili dall’impeto del “suo ragazzo” (cit.), il colonnello interpretato da Richard Creena intravede il condizionamento portato dal passato sull’uomo, concedendogli uno spiraglio risolutivo al suo malessere. Costruita sui valori fondanti del coraggio e della resistenza, la pellicola sembra mirare alla descrizione del senso di appartenenza e all’inquadramento dell’eroismo di Rambo, carattere divenuto parte della tradizione cinematografica moderna/contemporanea e a cui dà forma e voce Sylvester Stallone, attualmente impegnato nella realizzazione del quintofilm della serie.