Strutturazione tematica differente e concernente una questione meramente personale per il terzo capitolo della trilogia di Steven Soderbergh, presentato fuori concorso alla 60ª edizione del Festival di Cannes e arrivato nei cinema in contemporanea mondiale l’8 Giugno 2007. Ad animare la sceneggiatura del film, ambientato a Las Vegas, la sete di vendetta di Danny (George Clooney) per il raggiro di Will Bank (Al Pacino) nei confronti dell’amico Rueben (Elliott Gould).
Radunata la banda, il carattere interpretato da Clooney dovrà, insieme a Rusty (Brad Pitt), lavorare sulla strategia e trovare il modo di danneggiare il losco milionario artefice della truffa, avvalendosi, inoltre della collaborazione di una vecchia conoscenza. Ormai dalla loro parte, Terry Benedict (Andy Garcia) sembrerebbe intenzionato a sbaragliare la concorrenza e quindi spodestare Bank, ferendolo attraverso il furto dei suoi prestigiosi “cinque diamanti”. Infiltratosi nel casinò, Frank (Bernie Mac) si occuperà di stuzzicare l’interesse del carattere interpretato da Al Pacino grazie ad un nuovo gioco di notevole interesse, puntando sulla messa in scena di una provocazione da parte di Benedict,delegato a supervisionare il piano. Molteplici gli ostacoli da superare prima della riuscita del piano, affrontati perseguendo i temi della falsa identità e per il passaggio di Saul e Rusty sotto le mentite spoglie del delegato all’assegnazione del riconoscimento alberghiero e di un sismologo, a generare stravolgimenti auto-ironici e a tratti spassosi della trama action e thriller. Supportato da un efficace gioco di luci e da una colonna sonora significativa,il prodotto cinematografico evidenzia, in un certo senso, il tema dell’amicizia e della collaborazione tra i membri della squadra di Ocean, ponendo le basi per eventuali sviluppi successivi, particolarità, questa, presumibilmente colta da Gary Ross, regista del nuovo Ocean’s 8, lungometraggio da oggi in sala con un cast protagonista al femminile.