Adattamento cinematografico della popolare serie di videogiochi della Electronic Arts, il lungometraggio di Scott Waugh, andato in onda nella seconda serata Rai di ieri si sviluppa attorno all’ambizione di onorare un lascito da parte di Tobey Marshall (Aaron Paul), visibilmente legato alle tradizioni e alle proprie origini in riferimento ai propri spazi.
Desideroso di mantenere l’officina del padre, il carattere interpretato da Paul trascorre le sue giornate dedicandosi insieme agli amici alla costruzione di bolidi a quattro ruote, uno dei quali gli verrà commissionato da Dino Brewster (Dominic Cooper), un ricco pilota impegnato nel giro d’affari automobilistico. Arricchita da una voce fuoricampo, la pellicola mette in risalto la predisposizione del gruppo di Tobey all’action dirompente, inserendo nella sceneggiatura dei fratelli Gatins sequenze sceniche di rifornimento al volo,tra le altre. Obiettivo del protagonista è quello di raggiungere il circuito del Deleon attraversando il paese per sfidare il carattere interpretato da Cooper, presumibilmente turbato dalla caccia di Marshall tanto da piazzare sulla testa del rivale un’ingente taglia. Attraversando il Paese a bordo di una storica Ford Mustang, Tobey e Julia (Imogen Potts=) dovranno fronteggiare la disapprovazione e la sete di vendetta di Dino, automobilisticamente braccati da spavaldi automobilisti.Molteplici i riferimenti all’interno del film, primo tra tutti quello al franchise Fast and Furious attraverso la frase “La cosa si fa interessante” e a I guerrieri della notte sulle odissee in viaggio contro tutti. Montato sullo spirito adrenalinico sullo sfondo del film, Need for speed risalta per lo spirito di collaborazione tra gli interpreti principali e per la caratterizzazione dei personaggi chiave da parte di Paul, Cooper e della Potts.