La serata conclusiva della rassegna musicale adriatica si apre con un tocco di classe dato dal trio Acoustic Journeydi Daria Tanasenko, che ripropone brani di stile e tematiche rock in versione acustica, talvolta rivisitati attraverso toni e caratteri soul, pop e jazz, che pongono l’accento sulla delicatezza vocale della cantante Erika, accompagnata dalla chitarra di Daria e dal basso di Massimo. Tra i pezzi proposti spiccano alcuni di Steve Wonder, in cui il volume vocalico è portato allo stremo.
Il secondo gruppo a solcare la scena è quello dei Reddot, composto da Davide Di Giovanni, Riccardo Ruiu, Gabriele Lanuto e Luca Cicchitti, i quali, uniti dalla passione musicale per il gruppo dei Red Hot Chili Peppers, ne ripropongono fedelmente i pezzi nel loro 263° live. I musicisti, provenienti da Ortona, Lanciano e Pescara, si muovono tra pub, locali e piazze di tutta Italia per portare in giro la musica e i caratteri dello storico gruppo rock statunitense. Dall’esibizione è stato possibile notare uno spiccato senso ritmico dei membri del gruppo, i quali sembrano emozionarsi e divertirsi molto nel riproporre i vari pezzi che spaziano dal funk alle diverse declinazioni del rock, tra cui pop – rock e hard – rock.
L’ultimo gruppo della serata che conclude l’evento, è quello dei Jolly Blu, 5 membri, i quali presentano al pubblico una carrellata di pezzi degli 883, da sempre nel cuore degli italiani. Si parte da “laregola dell’amico” e da “hanno ucciso l’uomo ragno”, fino ad arrivare alla carismatica “sempre noi” e a “jolly blu”, canzone, quest’ultima, da cui deriva il nome del gruppo, composto da Claudio Lenaz (voce), Davide Borrelli (chitarra), Alessandro Volino (basso), Francesco Palmerini (tastiere) e Simone Di Tommaso (batteria). Buoni il ritmo, le melodie e le strutture dei brani, caratteristiche che si aggiungono alla capacità vocalica del cantante, il quale è capace di condurre il viaggio musico – emozionale nella memoria italiana e nel ricordo musicale della band.
Tre serate eccellenti, che hanno dimostrato come la musica, attraverso la sua armoniosità, abbia il potere di coinvolgere ed emozionare attraverso originalità, creatività, coordinazione ed abilità artistica. La manifestazione che, per la prima volta, ha dato spazio a questi giovani musicisti del territorio locale, gratificati da applausi consistenti nell’arco delle tre giornate, potrebbe essere l’inizio di un percorso di sensibilizzazione a dare maggior credito a gruppi giovanili e cover – band che hanno dimostrato un’arguta vena musicale nel confrontarsi con il pubblico, con le istituzioni, con i loro fan ma, soprattutto, con gli artisti famosi di cui hanno proposto i pezzi.