Si è conclusa ieri sera la seconda edizione del Mash Rome Film Fest, tenutosi presso la città capitolina tra due principali location, quella del Museo d’Arte Contemporanea Macro e dell’Aranciera di San Sisto. Un festival tutto romano, fatto in casa quindi e diretto da Mariangela Matarozzo e Alessandra Lo Russo, ideatrici e fondatrici dell’associazione culturale Mash Rome, mostratesi disponibili all’interazione con il pubblico. Durante la cerimonia di apertura del 7 Maggio il regista ungherese Gyorgy Palfi ha proposto il suo film di tipo mash – up dal titolo Final Cut – Ladies and Gentleman, presentato all’ultimo festival di Cannes. Delle oltre 1000 opere ricevute, cento quelle presentate a partire dall’8 Maggio, provenienti da tutto il mondo e accuratamente selezionate dal comitato artistico di Mash Rome.
Una rassegna intesa, quindi, alla promozione del Remix e del Mash Up cinematografici, quali mezzi capaci di esprimere le nuove forme di sperimentazione artistica, attraverso un collage ad impatto audio – visivo. Quello che si vuole promuovere è un melting pot, un incontro tra diversi generi cinematografici e espressioni artistiche di sperimentazione, il tutto corredato da una particolare attenzione musicale nei prodotti trasmessi, appartenenti alle categorie documentary, mash prime, music, remix, experimental, lyrical e animation. Si tratta di opere originali che esprimono nuove tendenze, aprendosi a nuovi orizzonti e offrendo possibili sguardi diversi. In particolare, i mash prime sono video che raccontano una o più storie, realizzati combinando differenti generi, spazianti dal dramma alla commedia e passando dall’horror al musical.
Video art e opere astratte appartenenti agli experimental, video caratterizzati dall’assenza di linearità narrativa, realizzati con nuove idee e nuovi mezzi tecnici. Simili a questi ultimi i video della categoria remix che, come lascia intuire il nome stesso, sono realizzati mescolando ed unendo elementi provenienti da sorgenti diverse. Questo assemblaggio dà vita ad una nuova opera con carattere originale, ottenuto mescolando le derivazioni selezionate.
Diversi anche gli appuntamenti con la musica internazionale tra gli eventi speciali, come quello del concerto art – jazz dei Pollock Project, trio formato da Marco Testoni, Max Di Loreto e Simone Salza, un video – concerto in cui le atmosfere jazz vengono sollecitate dal violino di Cecilia Silvieri. Quella che si è creata è un’entusiasmante forma di dialogo tra video e musica, tesi a sorprendere lo spettatore con immagini sensazionali. Spazio anche al tema Queer nella rassegna omonima del Mash Rome Film Fest, già inaugurata lo scorso anno e riproposta con una selezione accurata di film, tra cui Dirty Laundry e I’ve just begun. Ad esibirsi, dalle ore 24,00 di venerdì 10 maggio, sono stati i Discofunken, gruppo che fonde i generi electrofunk e musica eurodance, ad anticipare l’ultimo appuntamento musicale di sabato 11 con Chris Evans, esponente del progetto musicale Ithaca Audio, società musicale inglese. Tra gli altri eventi speciali di questi quattro giorni multi – culturale, tra la cerimonia d’apertura del 7 e chiusura dell’11, l’appuntamento del 9 Maggio Panel Remix is Everywhere, tenutosi presso l’Accademia di Spagna, seguito da Focus Madatac all’istituto Cervantes.
Tra gli altri ospiti internazionali, oltre a Gyorgy Palfi, anche Carlos Amorales, figura clou del mondo del remix, lo spagnolo Iury Lech, direttore di Madatac e il regista Horkay Istvan. Il vincitore della prima edizione del festival Eric Patrick è, invece, tra i giurati insieme alla regista sicula Roberta Torre, il conduttore radiofonico Filippo Firli, Roy Menarini, direttore della rivista Cinergie, Roberto Silvestri, Simone Bracci, Gianluca Arcopinto e Didier Feldmann, tutte personalità illustri a cui è dato l’arduo compito di selezionare i migliori tra i prodotti cinematografici presentati, frutto di ingegno e impegno.