LE RAGAZZE DI WALL STREET – Dorian Award a Jennifer Lopez per attrice non protagonista dell’anno

///LE RAGAZZE DI WALL STREET – Dorian Award a Jennifer Lopez per attrice non protagonista dell’anno

LE RAGAZZE DI WALL STREET – Dorian Award a Jennifer Lopez per attrice non protagonista dell’anno

Mettendo in scena una storia vera, Lorene Scafaria scrive e dirige un film incentrato sulla spregiudicatezza e l’inventiva delle sue protagoniste, soggetto che finisce per richiamare l’idea del potere talvolta esercitato dalle donne sull’universo maschile, tanto da ergerle romanticamente al di sopra delle scelte dell’uomo. A dar man forte al prodotto cinematografico è un cast davvero significativo, da Jennifer Lopez e Constance Wu fino alle partecipazioni della stella di Riverdale Lili Reinhart e della cantante Lizzo, tutte unite nel trasporre la storia di rivendicazione oggetto del film, presumibilmente romanzato anche sulla ricerca di un modo per crescere la figlia da parte di una madre disposta a tutto.

Ispirata all’articolo The Hustler at Scores scritto nel 2015 da Jessica Pressler per il New York Magazine[1], la storia narrata nel film rispecchia la volontà  di affrontare la crisi con una certa vena creativa, focalizzandosi sulla caratterizzazione di Jennifer Lopez nei panni di un’avvenente buisness-woman. Colpita dalla crisi economica del 2008, Destiny (Constance Wu) decide di tornare al suo vecchio lavoro, schierandosi dalla parte di Ramona (Jennifer Lopez) che, nel frattempo, aveva formato un gruppo di donne d’affari con Annabelle (Lili Reinhart) e Mercedes (Keke Palmer). Interpretata da una sagace Jennifer Lopez, la caposquadra darà un valore aggiunto al suo piano vendicativo, arruolando prima l’ex collega e dopo anche altre donne per allargare il giro e dare maggior ragion d’essere alla partnership stretta con lo strip club newyorkese Moves. Narrando in retrospettiva la vicenda a partire da un’intervista rilasciata dalla giovane interpretata dalla Wu ad Elizabeth (Julia Stiles), il film percorre un percorso descrittivo sull’astuzia delle stripper protagoniste, intenzionate a togliersi qualche sfizio senza però far male a nessuno (cit.). Strutturata su frequenti cambi di scena rapidi e anche prospettici, la pellicola schiera anche la rapper Cardi B. nei panni di Diamond e persino Usher in un cameo[2], risaltando per la digressione composita sullo sfondo e prendendo a pretesto tanto l’articolo della Pressler quanto il mondo qui spettacolarizzato dello stripping, per poi finire con l’evolversi lungo la descrizione di un modo di essere.


[1] cfr HOTCORN

[2] cfr WIKIPEDIA

By | 2020-06-29T17:25:32+02:00 Giugno 27th, 2020|Cinema, Recensioni|0 Comments

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