Diretto da Tina Gordon Chism ed al cinema dal 25 Luglio, il lungometraggio in oggetto si sviluppa intorno alla storia di Jordan Sanders (Regina Hall), loquace donna d’affari costretta ad interfacciarsi con il proprio passato vestendo i panni di se stessa tredicenne. Questo il tema fondante del film, il doversi misurare della protagonista con una fase poco felice e tutt’altro che spensierata della sua vita, affrontandola con la giusta esperienza e l’orgoglio di averla superata.
Presa costantemente dalla voglia di essere al top, la donna interpretata dalla Hall dovrà fare, quindi, i conti con quell’età per lei assai problematica portando per un attimo se stessa dietro alle quinte della sua vita. Sorretto da un buon livello di commedia e battibecchi altalenanti tra i personaggi, il prodotto cinematografico della Gordon Chism pone in essere una importante riflessione sul proprio ruolo sociale, talvolta causa di una vita frenetica e distratta, motivo di disattenzione ai rapporti umani. Supportata e coperta dalla sua assistente personale April (Issa Rae), la protagonista del film avrà l’occasione di accorgersi delle mancanze e degli atteggiamenti sbagliati della sua routine, così da potersi migliorare. Entrando a contatto con certe cose lasciate in sospeso da matura, la giovane Jordan (Marsal Martin) apporterà una rivoluzione nella sua vita professionale e sentimentale, dando spazio ai propri colleghi e accogliendo anche Trevor (Luke James) nella sua vita. Un vero e proprio cambiamento di tendenza, quello oggetto del lungometraggio, specificato dalla trasposizione tra vita adulta e adolescenziale, componenti della sceneggiatura interpretate dai due caratteri messi in relazione attraverso gesti, modi di essere e di fare.