Da domani in sala per la regia di Fausto Brizzi, il film interpretato da De Sica e company racconta della necessaria evoluzione della band anni 80 dei Popcorn verso una nuova formazione risolutiva. Convocati ad accompagnare la prestigiosa festa di compleanno di un magnate russo, i protagonisti della pellicola saranno costretti a mettere da parte tutte le incomprensioni precedenti e ritrovare quella sintonia perduta.
Plagiati dal loro storico manager Franco Masiero (Diego Abatantuono), i componenti del gruppo decideranno di imbarcarsi in una missione improbabile in virtù del bisogno di liquidi, circostanza, questa, che prima li porterà in Russia per salire sul palco e poi li indurrà al crimine. Ormai ridotti sul lastrico e spinti ad incassare per rifarsi una vita, Tony (Christian De Sica), Lucky (Massimo Ghini), Micky (Angela Finocchiaro) e Jerry (Paolo Rossi) accetteranno di esibirsi a San Pietroburgo intrattenendo una folla considerevole ma, una volta scoperto il caveau del padrone di casa Vladimir Ivanov (Rinat Khismatouline), decideranno di indossare le vesti di astuti ladruncoli calcolatori del rischio per accaparrarsi una partita milionaria di diamanti. Cuciti addosso alla sceneggiatura comica del lungometraggio, gli eventi interpretati dalla band musico-criminale di un fantomatico leader giammai prescelto non saranno complici dell’avventura dei nostri e nulla andrà come previsto. Incentivati dalla folla colossale del teatro ospitante, infatti, i musicisti della fittizia band del pop italiano decideranno – come da buona vocazione professionale – di non lasciare la Russia senza prima salire su quel caldo palcoscenico auspicato per tutta la vita. Alla base della pellicola di Brizzi, quindi, è possibile riconoscere una certa onestà in riferimento a ciò che si vuole essere, lasciando intravedere un disegno preventivato da parte del mentore dei protagonisti, un taciturno Abatantuono nei panni del fautore del successo dei Popcorn e di molte altre band, il tutto a fronte di un racconto romanzato circa l’esperienza live della musica. Particolarità del film l’attenzione all’elemento costumistico in virtù del richiamo retrò di un look prettamente anni 80, quasi ad indicare la permanenza dei personaggi nell’epopea vissuta solcando le scene, elemento, questo, riaffermato anche dal contatto presente-passato dell’esibizione live attorno ad una coinvolgente performance giovanile-contemporanea che diverte ed appassiona.