In sala dal 27 Dicembre 2018, il film di Michele Soavi intende affacciarsi sul rapportarsi dei più piccoli con una dimensione tacitamente riscritta sul tema fantasy e ben salda sul motivo di fondo della commedia. Alla base del film la volontà della protagonista di esaudire i sogni dei bambini e accontentarne i desideri nei panni della Befana, indossati ogni notte superando gli acciacchi della vecchiaia grazie all’amore di fondo per i bambini.
Maestra di giorno e befana di notte, il carattere interpretato dalla Cortellesi dovrà vedersela con l’avido fabbricante di giocattoli Mr. Johnny (Stefano Fresi), intento a spodestare la strega del 6 gennaio dal primato per il divertimento e lo svago dei bambini. In realtà ex bambino deluso dalla mancata ricezione del regalo da lui richiesto, il carattere interpretato dal chimico di Smetto quando voglio avrebbe per 25 anni covato un forte risentimento nei confronti dell’operato della befana e pertanto sarebbe deciso ad eliminarla dandole fuoco. Invidiosa delle comodità e del successo commerciale di Babbo Natale, la vecchietta dalle scarpe tutte rotte dovrà contare sul soccorso dei suoi alunni, i quali, scoperta l’identità segreta della loro maestra, faranno di tutto pur di liberarla dalle grinfie di Giovanni Rovasi alias Mr. Johnny e salvare – in qualche modo – la tradizione ultra-secolare dell’epifania. A venire in loro aiuto il compagno di Paola (Paola Cortellesi), innamorato della donna e disposto ad interfacciarsi con la sua reale doppia identità pur di sposarla e costruire un futuro, messo a rischio dall’ambizione di controllo del giocattolaio. Una narrazione, quella del film, costruita ad hoc per lo stupore dei bimbi e per destare il fascino dei più grandi, proiettano – soprattutto nel finale – gli spettatori all’interno di un’atmosfera magica e fiabesca, arricchita dai tratti teatrali delle scenografie innevate della città e dalla disposizione degli interni del palazzo dell’antagonista interpretato da Fresi. Sullo sfondo della sceneggiatura il rapporto della protagonista con i bambini, descrivendo la spinta principale al prosieguo dell’avventura a cavallo della scopa nella gioia dei loro sguardi e nell’amore verso di loro.