Diretta da John Landis, la pellicola è interpretata da un cast travolgente, rivelandosi un cult valso al protagonista, nel 1989, il riconoscimento in oggetto come migliore attore in un film commedia, a conferma di un talento comico e cabarettistico della settima arte, consolidato in nomination e premi vinti tra NAACP Image Award, Golden Globe e Grammy Award, tra gli altri. La storia è quella del principe Akeem (Eddie Murphy), predestinato al trono di Zamunda e desideroso di trovare la sua anima gemella uscendo dall’idea dei matrimoni combinati e seguendo, invece, il suo cuore.
Dopo essere stato nel Queens con il fido Semmi (Arsenio Hall) ed essersi invaghito di Lisa (Shari Headley), il protagonista farà di tutto per entrare nelle grazie della giovane, motivo per cui si farà assumere da suo padre nel fast food McDowell con lo scopo di conoscerla senza rivelarle la sua identità. Tra i due scocca l’amore ma i problemi iniziano quando, manifestando il suo desiderio di sposare l’americana, il padre si oppone fortemente, irrompendo nella vita tranquilla della ragazza e trovando, però, un muro eretto dalla sua famiglia, sottofondo tematico importante, questo, tanto da lasciar comprendere l’integrità delle origini e dell’appartenenza da difendere a tutti i costi. Ad incipit della pellicola trova spazio l’elemento dell’immagine di realtà totalmente sconosciute e correlate solo all’immaginario fittizio, motivo, questo, per cui il giovane Akeem si è recato proprio nel Queens perché ispirato dal nome, trovando una realtà nettamente opposta a quella regale e riuscendo così a maturare come uomo. Nella totalità di un notevole linguaggio visivo, colorato, scenografico e fotografico, il film procede per l’accostamento di luoghi comuni e per il confronto culturale tra realtà apparentemente lontane anni luce, elementi, questi, ripresi successivamente anche nel sequel sbarcato Venerdì su Prime Video (qui la recensione).