Atto conclusivo della trilogia diretta da Christopher Nolan e avviata con Batman Begins nel 2005, Il cavaliere oscuro – il ritorno pone Bruce Wayne (Christian Bale) di fronte all’obbligo di indossare nuovamente maschera e mantello per fronteggiare il pericolo Bane (Tom Hardy) e salvare la città di Gotham da una distruzione nucleare. Realizzato in tecnologia IMAX con cineprese in 70 mm per l’ottimizzazione della qualità d’immagine, il lungometraggio conduce gli spettatori all’interno di un fantastico mondo fatto di uccelli rapaci ed eventi al limite, inserendosi tra i film di maggior incasso di tutti i tempi.
Elemento alla base del film la costruzione di scenografie sensazionali finalizzate a tenere i fruitori del prodotto con il fiato sospeso e incuriosirli nell’interfacciarsi con le gesta dell’uomo pipistrello, alle prese – questa volta – con un nemico implacabile, in qualche modo collegato alle origini di Batman. Rinchiuso in una inespugnabile prigione sottoterra, il protagonista dovrà recuperare una forma perfetta e far leva su forza e costanza per riuscire a risalire il pozzo e trovare la stessa via di fuga utilizzata – secondo una leggenda – dall’antagonista anni prima. Tornato finalmente in sé, Wayne dovrà far a meno del supporto di Alfred (Michael Caine), andato via per indurlo a rialzarsi dalla scomparsa di Rachel avvenuta nel prequel del 2008. Una scommessa, quella del regista, nel tentativo di elevare il livello di azione e terrore al centro del film dopo le vette toccate con le interpretazioni del compianto Heath Ledger nei panni di Joker e di Aaron Eckhart nei panni di Harvey Dent alias Due Facce, riuscendo ad accattivare il favore del pubblico con la tematizzazione di una guerra civile tra due mondi, resa nell’oscurità della notte a fronte di uno spettacolo epico di sicuro effetto. Sullo sfondo del film lo stato di insofferenza del Commissario Gordon e l’ambizione di Bruce a riportare, dopo il richiamo alla giustizia, un velo di pace nella città di Gotham contando su un inaspettato aiuto. Costruito sull’ideale melodrammatico del terrorismo e della realtà, il film dei fratelli Nolan, in onda su Italia 1 ieri sera, mette in risalto il lato temerario del protagonista, messo qui alle strette dall’isolamento e – se vogliamo – dalla necessità di una presa di consapevolezza di se stesso che sia attinente al valore precedentemente dimostrato.