Disponibile nel catalogo di Now dal giorno di Pasqua e in prima assoluta la sera stessa su Sky Cinema Uno, il terzo film di Michela Andreozzi regista pone un divertente confronto generazionale tra genitori e figli, lasciando interpretare tale aspetto a Fabio Volo e Ginevra Francesconi, abili nella rappresentazione, a scopo di finzione cinematografica, di un rapporto talvolta conflittuale per amore. Ad insinuarsi tra i due – con il tentativo di mediare la comprensione – è il carattere interpretato da Giulia De Lellis, la quale, nei panni di Ele-O-Nora, dà voce ad una donna divenuta manager di se stessa e imprenditrice nel social media marketing, un ruolo, questo, che calza a pennello con la showgirl romana, amato volto della televisione italiana degli ultimi anni, qui al suo esordio sul grande schermo nel ruolo di una terza protagonista che si schiera dalla parte di entrambi gli altri protagonisti, riuscendo a riconciliarli e farli guardare tra loro con gli occhi del cuore e di un sentimento – quello paterno – che non potrà mai essere distrutto da differenze di opinioni e punti di vista.
Frapponendosi tra i due caratteri centrali, quello di un padre preoccupato per il cambiamento e la progressiva perdita di interessi della figlia e quello di una ragazza alla ricerca della sua essenza e pronta a rivendicare un plausibile posto nel mondo moderno, la famigerata influencer non è altro che l’idolo della ragazza e rivestirà un ruolo fondamentale anche nell’evoluzione del carattere interpretato da Fabio Volo. Padre single, professore e uomo di lettere e cultura, Paolo Martinelli combatte una battaglia “senza speranza” contro l’invasione e l’abuso del social networking nelle vite dei giovani ma non solo, finendo, però, per ritrovarsi a sua volta investito e coinvolto, inizialmente con l’unico obiettivo di far valere i suoi principi e successivamente per il repentino cambiamento delle situazioni. Alla base del lungometraggio è elemento fisso quello dell’amore e dell’istinto di protezione verso la ragazza portata sullo schermo dalla Francesconi, sfaccettatura, questa, che – proprio per avere la ragazza accanto e condividere ancora qualcosa con lei – porterà l’altro protagonista ad imbarcarsi in quel mondo che aveva fino ad allora denigrato. Sarà proprio quest’amore e questa voglia di mettersi alla pari con le nuove generazioni a risvegliare nel protagonista, prima, la necessità personale di comunicare e il desiderio di essere presente per la sua Simone e, dopo, la presa di consapevolezza – questo nella scena finale del tragitto in autobus fatto di ricordi e abbracci – della maturità della ragazza ormai cresciuta. Tra le altre tematiche sullo sfondo del prodotto cinematografico italiano si possono trovare anche quella dell’inaspettato scoppio della scintilla tra il protagonista e l’influencer interpretata dalla De Lellis, la passione interpretativa e gestionale dell’addetto alle pubbliche relazioni di Ele-O-Nora, l’atteggiamento impacciato e timoroso di Nicola Liverani (Ruben Mulet), un cast che schiera tra le sue file anche un quartetto tutto pepe tra Nino Frassica, Paola Minaccioni, Massimiliano Vado e Paola Tiziana Cruciani, il tutto ad arricchire – insieme alla performance di Massimiliano Bruno nei panni di un preside con la voglia di fare un upgrade della scuola – il valore della commedia della Andreozzi che, nella pellicola, è anche interprete della madre dell’ambito ragazzo “fluido” (cit.) del Liceo di Simone e Germana (Emma Fasano). Girato tra il 9 Dicembre e il 12 Febbraio nel quartiere Garbatella di Roma, il lungometraggio risalta, oltre che per una prelibata fotografia tra gli scorci della città eterna anche in notturna, soprattutto per lo studio di una situazione sociale legata all’attualità e molto vicina ai nostri tempi, soprattutto nell’ultimo periodo in cui i rapporti personali sarebbero tendenzialmente azzerati, possibili quasi esclusivamente attraverso i network e i mezzi di comunicazione di condivisione social e via chat.