!!!!!!!!!!!!!ARTICOLO CON AGGIORNAMENTI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Con release ufficiale fissata per Mercoledì 18 Agosto, la nona pellicola dello spettacolare franchise automobilistico di casa Universal Pictures è stata protagonista dell’anteprima italiana nei giorni del 3 e 4 Agosto 2021, incontrando una risposta considerevole da parte della cittadinanza del nostro Paese ma non solo, tanto da abissare il record di maggior incasso dall’inizio della pandemia, precedentemente detenuto da Tenet [AGG. 23/08/2021]. Diretto da Justin Lin, F9:The fast saga o Fast & Furious 9-The fast saga rispecchia pienamente il carattere di evoluzione che la serie si sarebbe proposta sin dal primo film di cui, nell’anno in corso, ricorre il ventesimo anniversario dall’uscita (Fast and Furious o The fast and The furious di Rob Cohen uscì il 21 Settembre 2001 in Italia).
Riprendendo e amplificando le tematiche della famiglia e della resa dei conti, la narrazione si apre proiettando lo spettatore in una differente ambientazione e su un diverso piano sequenza, fotografando la nuova vita di Dom (Vin Diesel) con Letty (Michelle Rodriguez) e il piccolo Brian. Sarà una minaccia alla tranquillità duramente costruita a riportare fuori l’apparentemente pacato Dom, il quale accoglierà l’invito di Roman (Tyrese Gibson), Tej (Ludacris) e Ramsey (Nathalie Emmanuel) a darsi da fare per chiudere i conti con il passato e – nella fattispecie – con Cipher (Charlize Theron), la cyber-terrorista in competizione con Jakob (John Cena), il fratello del carattere interpretato da Diesel e Mia (Jordana Brewster). In particolare è la donna a prendere, questa volta ed insieme al carattere interpretato dalla Emmanuel, una parte maggiormente definita e con una forma invidiabile nel circuito d’azione proposto. Opportunista e da sempre carico di invidia nei confronti del fratello, il personaggio messo in scena da Cena – secondo wrestler che il prodotto Fast & Furious ha schierato tra i personaggi – riveste un ruolo centrale come punto di legame tra il passato e il presente di Diesel alias Toretto, nel ritratto iniziale che lo vede prima in pista con il padre Jack (J. D. Pardo) e successivamente con la famosa chiave inglese che avrebbe scagliato contro Kenny Linder (Jim Parrack). Pellicola che punta sulla spettacolarità di effetti speciali e voli ad alta tensione, il film si configura come sequel del terzo capitolo della saga, Fast & Furious: Tokyo Drift, schierando nel cast anche Bow How/Twinkie e Lucas Black/Sean, oltre a Helen Mirren alias Magdalene Shaw e Sung Kang alias Han, svelando i retroscena sulla fine presunta di quest’ultimo.
Mix entusiasmante di inseguimenti, sparatorie ed atti super-eroistici – come quello di Roman Pearce, temerario ed “antiproiettile” – il film contiene anche messaggi sulla precisione nella vita e sulla maturità, appassionando sia per gli elementi già conosciuti che per la tendenza alla novità e all’assunzione di nuove responsabilità da parte dei personaggi per un allestimento scenico che non poteva chiudersi se non con un nuovo omaggio – nella sequenza della classica riunione di “famiglia” al barbecue – al compianto Paul Walker e al suo Brian O’Conner, manifestando l’onesta sensibilità di tutto il team produttivo in un esemplare operazione tesa a tenere “vivo” il suo personaggio e, quindi, il suo ricordo. Anche in questo nuovo capitolo non mancano alcuni elementi ed espedienti relativi al mondo delle quattro ruote e dei bolidi fiammanti con sequenze che ritraggono atmosfere velocistiche e adrenaliniche in tal senso. Fondamentalmente sorretto, oltre che dagli elementi a cui ci hanno abituato i prequel come i dialoghi tra Tej e Rom, i siparietti ironici di quest’ultimo con la riproposizione di battute come “ciò che conta è il pilota” o “questo è ciò che siamo”, il nuovo film della serie propone, combinando entusiasmanti soggettive e panoramiche affascinanti, non solo gli elementi saldi delle pellicole precedenti come, appunto, talune locuzioni fisse ma anche un montaggio coinvolgente di flashback alternati e – con tanto di effetti speciali a suon di magneti e che conducono anche in orbita – la duplice rappresentazione del rapporto padre-figlio.