Ispirato ad un film del 1932 di George Cukor, il lungometraggio drammatico di William A. Wellman, distribuito nelle sale americane dal 27 Aprile 1937 e inserito tra i migliori dieci film dell’anno dal National Board of Review of Motion Pictures,risulta strutturato sul tema dell’incontro tra due mondi e tenori di vita sostanzialmente diversi tra loro, quello di una ragazza di provincia e quello di un protagonista dello Star System.
Mossa dall’ambizione di diventare attrice famosa e incoraggiata dalla nonna, la giovane Esther ‘Vicky’ Blodgett (Janet Gaynor) approderà nella città di Hollywood per inseguire il suo sogno, finendo per incontrare il celebre attore Norman Maine (Fredric March). Deciso ad appoggiarla lungo la strada in salita per arrivare al successo, il carattere interpretato da March muoverà tutti i suoi contatti e vedrà progressivamente il declino della sua popolarità in favore di quella della donna che, nel frattempo, è diventata sua moglie e ha assunto lo pseudonimo di Vicky Lester. Provato dall’aspra delusione professionale, Norman andràincontro, dopo la recitazione al fianco della moglie in The Enchanted Hours, allo sfatamento della sua personalità artistica e, devastato dal successo della donna, troverà rifugio tra alcool e droga, fino ad arrivare ad un tragico epilogo per la sua vita, da considerarsi un ultimo atto di amore nei confronti di Esther, altrimenti intenzionata ad interrompere la sua carriera per prendersi cura del marito. Alla base del melodramma l’intensa condivisione amorosa di vita, sentimento e professione, a diagnosticare il livello di appartenenza e di riconoscenza dei caratteri protagonisti, tale da risolversi, inevitabilmente, in una decisione estrema.