Produzione del 2014, il lungometraggio di Brian Trenchard – Smith assume la connotazione di action ad altissima velocità condito da tratteggi crime, mettendo i scena una tipica fuga con l’ostaggio dai risvolti inaspettati e tendenti, talvolta,ad una mera costruzione relativa alla commedia nell’interazione tra i protagonisti. Frutto di un raggiro a regola d’arte, l’istruttore di guida Peter Roberts (Thomas Jane) dovrà indossare i panni dell’autista del desto rapinatore Simon Keller (John Cusack).
In realtà ex pilota di Formula 1, il carattere interpretato da Jane sembra subire– anche se non inizialmente – il fascino del tornare al volante per una corsa contro il tempo, quella in fuga dalle truppe dell’ispettore Smith (Damien Garvey) e dell’agente Walker (Zoe Ventoura). Costretto a correre senza voltarsi indietro, il guidatore provetto alla guida di una Ford Mustang, alle prese con le ingenti spese familiari si rivela portavoce del disagio di sentirsi fuori luogo e vittima di scarsa considerazione nell’ambiente familiare, aspetto indotto,probabilmente, dalla crisi di ruolo nei confronti della moglie Tessa (Yesse Spence) e della figlia. Questo – sostanzialmente – il motivo sullo sfondo delle azioni di Roberts, il desiderio di prendersi una rivincita nei confronti di una vita che lo ha portato dai circuiti automobilistici alla guida di utilitarie familiari. Finiti entrambi nel mirino delle forze dell’ordine, i due uomini dovranno misurarsi con una sfida al di là delle regole verso un obiettivo prefissato, trovando, però, diversi impedimenti sul percorso. A contorno del film una regia diversificata tra adrenalinici momenti narrativi e non poco frequenti pause, strutturate in un montaggio coinvolgente realizzato attraverso un accostamento particolare delle scene nell’arricchimento del livello di suspense.