Chiude oggi, dopo 22 anni di onorato servizio, la rubrica fondamentale della Tv di Stato ideata da Vincenzo Mollica, il quale, ospite del Tg1 delle 13, saluta il suo pubblico di spettatori e l’Italia intera con l’ultima puntata del suo show televisivo del Sabato. Un’occasione, quella della messa in onda odierna dello speciale Rai dopo il telegiornale dell’ora di pranzo, per rivolgere, prima che lo storico volto di Rai 1 vada in pensione, un caloroso ringraziamento al suo team e a tutti coloro che lo hanno seguito per i suoi 40 anni di inchieste, interviste e per aver occupato un frangente della Televisione italiana.
Un momento estremamente commovente, quello riservato al discorso strappalacrime del giornalista, ormai parte integrante dell’immaginario collettivo e icona difficile da sradicare dal ruolo di ospite fisso del weekend italiano con i suoi personaggi, i suoi colori e il suo stile evasivo caratterizzante l’intera stagione della prima rete dell’ammiraglia Rai. Una carrellata significativa di fotogrammi e sequenze video per l’ultima puntata della geniale rubrica DoReCiakGulp, un momento, questo, attraverso cui l’indimenticabile protagonista ripropone – servendosi del suo alter-ego fumettistico/televisivo – l’immagine entusiastica della sua visione della vita e del reale. Sono stati raccolti alcuni momenti che hanno ricoperto di lustro la trasmissione, dalle intonazioni a tema ad opera di Francesco De Gregori e Lucio Dalla sulle note di Ciao Ciao, e Ciao seguite dal live di Adriano Celentano su Ciao Ragazzi Ciao, il tutto, quindi, rispondente al valore del congedo per i raggiunti limiti di età del creatore (cit.), fino ad arrivare ai memorabili sketch con i compianti Alberto Sordi, Mariangela Melato, Nino Manfredi e Vittorio Gassmann. Tra gli altri protagonisti del saluto di Mollica anche i musicisti Vasco Rossi, Jovanotti, Francesco Guccini e Loredana Bertè, lo showman/compagno di marachelle Fiorello, gli attori Gigi Proietti, Monica Bellucci, Stefania Sandrelli e, oltre a Massimo Troisi e Federico Fellini, anche Roberto Benigni, il tutto all’interno di una raccolta epocale prima di calare il sipario.