Sull’onda di tutti i molteplici anniversari di questo periodo relativi alla musica del rocker di Zocca, si inserisce, occupando un posto prestigioso per il travisamento verso un lato meramente introspettivo del cantautore ed esaltandone anche il romanticismo, il secondo singolo estratto dall’adrenalinica raccolta VascoNonStop, richiestissima antologia musicale, questa, da collezionare nel palmare del rock e della musica dal vivo.
Pubblicato il 17 Marzo 2017, il brano, aggiudicatosi un triplo disco di platino e la vetta della classifica Airplay italiana per le due settimane tra il 31 Marzo e il 13 Aprile del 2017[1], si colora di un testo profondo ad affresco dell’anima dichiaratamente sentimentale di Vasco, non tralasciando, però, la sua natura prettamente rock e incisiva. Qui condottiero di un’emozione condivisa nell’ottica della speranza di vita, Vasco Rossi propone un testo particolarmente significativo che, in virtù di una provocazione di fondo, spiazza l’ascoltatore facendolo riflettere sulla bontà di un rapporto sincero e – per dirla alla Vasco – favolistico (cfr). Definendo la spontaneità di qualsivoglia rapporto, la canzone del Blasco arriva dritto al cuore di chi l’ascolta, facendolo sognare e inducendolo ad apprezzare le cose in modo diverso, in funzione di un discorso che sembrerebbe esclusivamente indirizzato all’affresco di una coppia, come lascia intuire il testo, ma che, ai successivi ascolti, finisce per segnare le emozioni anche in riferimento ad altri motivi interpersonali di amore, affetto, amicizia e quant’altro. Scritta con la collaborazione di Saverio Principini e registrata – in un primo arrangiamento – presso gli studi Speakeasy di Los Angeles, la canzone brilla anche per una melodia suggestiva e un riferimento strutturale che potrebbe anche sembrare orchestrale ma che, in realtà, è dato dal sapiente assemblaggio dei bassi e dal processo di mixing tra suoni fatati ed esplicativi del conforto dato dalla comunicazione con se stessi.
[1] https://www.earone.it/classifiche/classifica_brani_italiani/2017/14/