Altra pellicola appartenente alla trasposizione dell’universo motoristico al cinema, il film diretto da Daniel Carparsoro affronta la tematica del desiderio di emergere, inseguendo la speranza di una vita migliore a cui giungere – nel caso specifico – dopo un’ambita vittoria automobilistica a Lisbona. Proprio così, ad occupare il sottofondo della pellicola l’orizzonte adrenalinico e velocistico di due piloti, rivali in pista come nell’amore per Ari (Adriana Ugarte), protagonista della travagliata storia di conquista della libertà da parte di Navas Escribano (Alberto Amman).
Incaricata dall’uomo di fungere da esca, la ragazza interpretata dalla Ugarte sfrutta il suo fascino per permettere ai suoi compari di entrare nelle case dei facoltosi uomini plagiati e derubarli. Benché sia estremamente fedele al suo partner, la ragazza non potrà far altro che schierarsi dalla parte di Mikel (Álex González), un ragazzo che, in procinto di sposarsi con Julia (María Castro), sarà vittima del gruppo ben organizzato, finendo per innamorarsi della donna e scappare con lei dopo esser rientrato nel mondo delle competizioni motoristiche da cui si era tirato fuori per dedicarsi all’impiego nella gioielleria di famiglia della fidanzata. Denso di colpi di scena e cambi repentini di inquadrature e piani sequenza, il lungometraggio spicca per l’attenzione conferita alle scenografie e per l’impiego di diversi veicoli luminescenti, come nella cattura di due momenti narrativi nella fotografia delle automobili. Passato in Italia con il titolo di Furious Speed-curve pericolose, il film approdato nelle sale ispaniche il 26 Aprile 2013 è attualmente disponibile su Prime Video, ampliando l’offerta di Amazon con un contenuto provocatorio ed esplicito sul mondo delle corse clandestine strutturato sul discorso di attrazione, musica e sentimenti, leitmotiv di prodotti come l’intera saga di Fast & Furious.