Basato sul romanzo di Jérémie Guez e diretto da Yann Gozlan, l’originale Netflix attraversa l’esperienza dell’aspirante motociclista Tony (François Civil), protagonista alle prese con una doppia/tripla vita, condotta tra prove in pista, part time nei grandi magazzini e malavita. Costretto a fare da corriere della droga per Miguel (Olivier Rabourdin), il protagonista si darà da fare per porre rimedio ad un debito della madre di suo figlio Leyla (Manon Azem). Costruita tra l’ambizione di emergere e l’interesse paterno, la storia narrata nell’action-thriller di Gozlan prende spunto dal disagio interiore del protagonista, disposto a tutto per dimostrare di essere un vincente e permettere a suo figlio di crescere nel migliore dei modi.
Vittima di un pestaggio subito da Jordan (Samuel Jouy), la donna interpretata dalla Azem funge da spunto narrativo per il racconto di una storia di vendetta e regolamento dei conti con il clan guidato dal gangster interpretato da Rabourdin. Disposto ad aiutare la donna per tutelare su figlio, Tony sfrutterà le sue abilità alla guida per divenire un corriere della droga, rischiando il tutto per tutto per saldare il debito della sua ex. A rimetterci maggiormente sarà la sua carriera in Superbike e il suo impegno in Ducati per un possibile impiego nel prossimo campionato GP, occasione della sua vita datagli da Paterson (Sam Louwyck) e sfumata a causa di una vita troppo frenetica. Sullo sfondo della pellicola l’animo distrutto di Tony, catturato attraverso una fotografia controbilanciata tra raid notturni in sella e corse a tutta velocità sulle strade di Parigi, il tutto in un racconto circa il disegno della verve spericolata e scavezzacollo del carattere posto al centro della sceneggiatura. Alla base del lungometraggio la passione incontrastata per il mondo delle due ruote, affrescata tra la fuga e il bisogno di correre senza essere preso di Civil nei panni di un tormentato antieroe dedito alle due ruote e ai motori in genere, parte fondante, questa, dell’intreccio thriller successivamente risolto da Moussa (Narcisse Mame).