Conclusasi da qualche ora, la cerimonia di premiazione della settantesima edizione del festival cinematografico di Berlino ha decretato un successo doppio per la Nostra Penisola, assegnando l’ambito Orso d’argento per la categoria miglior attore ad Elio Germano per la sua interpretazione del celebre pittore Antonio Ligabue nel film Volevo nascondermi di Giorgio Diritti.
Al suo secondo importante riconoscimento internazionale dopo quello a Cannes 2010 per La nostra vita, l’attore romano si fa portavoce della potenza della cultura e della conoscenza come antidoto alla paura, testimoniando, oltre al valore della libertà espressiva, il buon momento per il cinema italiano, frangente storico, questo, avvalorato anche dalla conquista di un altro Orso d’argento, quello per la miglior sceneggiatura, andato ai fratelli Fabio e Damiano D’Innocenzo per il loro film Favolacce, pellicola in cui, tra l’altro, recita anche Germano. Ad aggiudicarsi il Leone d’oro per il miglior film è, invece, il regista iraniano Mohammad Rasoulof per il suo film Sheytān vojud nadārad che, tradotto in inglese, diventa There is No Evil, mentre il Premio della giuria è andato al film americano-britannico Never Rarely Sometimes Always di Eliza Hittman. Miglior regista della Berlinale 2020 è il sudcoreano Hong Sang-soo e miglior attrice è la tedesca Paula Beer, vincitori dell’Orso d’argento rispettivamente per Domangchin yeoja e per Undine.