Densa di significati e carica di voglia di ricominciare, la prima serata della kermesse musicale della radio del Sud, andata in scena ieri sera anche su Italia 1, riscalda gli animi e inaugura una nuova fase per tutti coloro che hanno sentito la mancanza del palcoscenico e che lavorano dietro le quinte. Dopo una lunghissima attesa, infatti, è stato possibile vivere di nuovo quell’emozione che solo la performance live sa dare, interagendo con palco e artisti in modo differente e con adeguata distanza, un importante segno di ripartenza della musica, della comunità e della vita post lockdown.
Unica città, per questa edizione, deputata ad ospitare l’appuntamento settimanale di Radio Norba Vodafone Battiti Live, Otranto ha accolto artisti come Elettra Lamborghini, Elodie, Giusy Ferreri, Irama, i Boomdabash e tanti altri, tutti, insieme ad altri musicisti italiani collegati da altre location della Puglia, uniti nel gridare l’importanza per un artista di contrarre contatto con palcoscenico e pubblico. Condotta dagli storici volti della manifestazione Alan Palmieri ed Elisabetta Gregoraci, la rassegna ha visto costruirsi un discorso proprio nell’ottica del bisogno che si ha dell’evasione musicale, affrontando una scaletta partita da Karaoke e diretta verso i ritmi reggaeton di Fred De Palma e sensoriali di brani come La Isla, con tanti collegamenti sul maxischermo di artisti come Gigi D’Alessio e Fabrizio Moro, ad arricchire la moltitudine di canzoni e hit estive presentate nei mesi addietro o facenti parte della storia della musica italiana. Tra gli altri grandi nomi che si sono distinti on stage, anche Diodato con due pezzi simbolo della sua carriera, Fai rumore e Un’altra Estate, quest’ultimo scritto proprio durante la quarantena che, come risaputo, non ha arrestato la potenza della musica e la voglia dei musicisti di incontrare la gente anche solo a mezzo social. Caratterizzato da un mix di generi e stili, il concerto ha raccontato la forza di un’intera nazione che vuole reagire, come si evince anche dalle testimonianze raccolte da Maria Sole Pollio nel centro cittadino, in immagini che raccontano il desiderio di assaporare strade e collettività, riprendendo possesso dei propri spazi.