Undicesimo film per incassi nel 1974, il primo rifacimento dell’omonimo romanzo di Agatha Christie vanta un cast stellare e una colonna sonora da BAFTA (British Academy Film and Television Arts) in virtù di un apparato cinematografico condito di mistero e crime. Affidato ad Albert Finney, il ruolo di Poirot risulta qui affrescato con eleganza e culto della lingua inglese con un destro accento franco – belga. Capolavoro indiscusso di allestimento sonoro trepidante, la soundtrack composta da Richard Roney Bennett spicca per la capacità di suscitare negli spettatori quello stato di ansia affine all’arricchimento dell’efficacia del film di Lumet.
A bordo del magnificente treno Istanbul/Londra, l’infallibile Hercule Poirot scaglierà il suo spirito investigativo nei confronti degli undici passeggeri per far luce sull’omicidio del carattere interpretato da Richard Widmark nei panni dell’uomo d’affari Samuel Ratchett, alter ego del gangster italo – americano Cassetti. Mandante di un crimine di anni prima, la vittima si sarebbe fatto non pochi nemici e, spaventato da un presunto fiato sul collo, lancia – seppur in malo modo – una richiesta d’aiuto nei confronti del detective protagonista. Ligio nei metodi e onesto nell’operato, Poirot si era visto costretto dalla sua integrità a respingere la proposta di Ratchett, non tirandosi indietro, però, dalla successiva risoluzione del misfatto avvenuto. In realtà tutti in qualche modo collegati al losco uomo d’affari, i dodici viaggiatori dell’Orient Express sarebbero – secondo l’investigazione del carattere interpretato da Finney – motivati dallo spirito di vendetta verso la vittima, per cui tutti sospettati. Interprete della missionaria Greta Ohlsson, Ingrid Bergman caratterizza il suo personaggio di un’evidente abilità scenica a livello mimico e dialettico nella trasmissione emotiva, aggiudicandosi il Premio Oscar per Miglior attrice non protagonista nel 1975. Condita di giallo cinematografico e tonalità romanzesche/crime accanto ad una sottile ironia nelle personificazioni, la pellicola di Lumet, uscita il 24 novembre 1974 nel Regno Unito, rivendica il gusto anglosassone per le ambientazioni, per il design, per la compostezza e per le ambientazioni, aggiudicandosi diverse nomination per regia, montaggio, costumi, fotografia e sceneggiatura non originale agli Oscar e ai BAFTA.