Serata fiammeggiante quella tenutasi il 10 Agosto presso la città di Castelli, borgo medievale del teramano, conosciuto dovunque per le sue ceramiche artistiche, in cui si è potuto assistere all’esibizione del gruppo “Apogeo”, composto da 4 membri, provenienti dal paese di Bisenti. Un vero e proprio ritorno di fiamma quello che ha spinto il gruppo a riunirsi e rimettersi in gioco dopo circa trenta anni, ad eccezione del bassista Luca Di Dionisio, aggiuntosi recentemente allo schieramento musicale. Claudio Di Massimantonio, tastierista, forte della sua preparazione musicale, essendo anche insegnante di conservatorio, nonché concertista internazionale di organo, ha guidato gli altri nell’esibizione. La serata volge ad essere una carrellata di riproposizioni di brani appartenenti al fronte del rock progressive italiano, tra cui alcuni del Banco del Mutuo Soccorsoe della PFM,eseguiti diligentemente dai musicisti, sia nelle melodie date da tastiera e chitarra, sia nella struttura dei brani data dal basso. A ritmare il tutto ci pensa il batterista Algesirio Volpi, dotato di notevole grinta e carica esecutiva nelle percussioni, nonché nei frammenti vocali melodici, a lui deputati, mentre a sottolineare la trasmissione di emozione al pubblico ci pensa la voce principale di Camillo Di Pietro, il quale si cimenta anche nell’uso di due diverse chitarre, una acustica e l’altra elettrica. Tra i brani eseguiti spicca Moneydei Pink Floyd, gruppo che rappresenta maggiormente il rock progressive sulla scena internazionale, in cui i musicisti danno il meglio di loro stessi nell’uso degli strumenti, esaltando melodie, ritmo e vocalità, nonché nell’impossessarsi della scena, possibile anche grazie alla buona organizzazione del comune castellano. Procedendo lungo l’orizzonte musicale ripercorso si arriva al brano Profondo Rossodei Goblin, colonna sonora dell’omonimo film di Dario Argento, in cui la scenografia predisposta, unendosi all’assetto musicale del gruppo, rende possibile l’immersione totale nelle atmosfere richiamate. Serata davvero emozionante e coinvolgente per il pubblico, davvero soddisfatto dall’evento, condotto da bravi musicisti che hanno voluto dare sfogo alle proprie personalità artistico – musicali.
Un viaggio tra vari pezzi di un genere complesso, a cavallo tra gli anni ’60 e ’80 della musica, in cui sembra che si ritorni a vivere nel passato e a sentirsi meglio, nell’esecuzione ma anche nei rapporti tra pubblico e musicisti, di cui notiamo la
capacità di attrarre gente allo show, intensificandone l’ascolto.