Terzo e ultimo film della produzione Ace Ventura, il lungometraggio di David M. Evans si pone come spin off direct to video della saga relativa alle gesta del leggendario acchiappa – animali interpretato da Jim Carrey, le cui orme saranno ricalcate dal figlio nella baldanzosa attività investigativa del trova – animali in virtù di una singolare tradizione familiare.
Interpretato da Josh Flitter, il giovane Ace Ventura Jr. dovrà indagare su diverse sparizioni sospette e tentare di scagionare la madre Melissa (Ann Cusack) dall’accusa di rapimento di un cucciolo di panda dallo zoo comunale. Motivato da una natura primordiale, il protagonista manifesterebbe una certa affinità con il mondo animale e – proprio come dichiarato dal nonno Rex (Ralph Waite) – sarebbe destinato a grandi cose. Particolare fondante della personalità e del look del ragazzo la stessa pettinatura tipica di ogni Ventura, tanto da farsi trovare pronto ad aprire un forziere lasciatogli in soffitta dal genitore. Padrone del suo territorio scolastico, il figlio d’arte interpretato da Flitter potrà contare sull’aiuto di Laura (Emma Lockhart) e di un nuovo amico. Munito di gel, camicia hawaiana e occhiali da sole, Ace Jr. sfoggerà un look travolgente riuscendo a raggiungere una maggior considerazione di se stesso e della sua missione. Alla base della sceneggiatura alcuni passaggi segreti scovati spostando libri o ante di armadietti, sequenze, queste, finalizzate a strutturare la tematica intorno ad un intrigo narrativo, innescato anche dalle piste seguite e dagli indizi rintracciati, il tutto rispondente ad un talento di famiglia. Forte nel prodotto cinematografico la componente dello spirito di iniziativa del ragazzo accanto ad una tenue strutturazione nostalgica e presumibilmente speranzosa del racconto a più voci da parte della cerchia familiare dei Ventura in riferimento ad un velato mistero di fondo.