Un esordio alla regia più che significativo quello di Bradley Cooper, il quale, dedicatosi per tre anni esclusivamente al progetto in questione, sarebbe riuscito a fornire una resa magistrale del melodramma É nata una stella del 1937, di cui il lungometraggio costituisce il terzo remake. Presentato in anteprima mondiale il 31 Agosto 2018 alla 75ª Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, il lungometraggio valso otto nomination e un Premio per Shallow agli Oscar 2019 spicca per l’impostazione narrativa filo-musicale della storia d’amore tra Jackson Maine (Bradley Cooper) ed Ally (Lady Gaga).
Co-autrice della canzone da Oscar, Lady Gaga interpreta una ragazza tormentata dall’idea della perfezione fisica, questo fino a quando la sua storia non incrocerà la strada del musicista interpretato da Cooper. Due anime, quelle dei protagonisti, entrate in relazione per una sorta di malessere comune, la prima per l’insoddisfazione della vita e il secondo per lo stato di declino della sua carriera a causa della dipendenza da alcool. Rapito dallo sguardo della ragazza e catturato dalla sua voce, il celebre musicista si preoccuperà di fornire un’occasione per emergere ad Ally, talentuosa cantante le cui potenzialità sarebbero fino ad allora rimaste nascoste a causa dello screditamento altrui. Artefice del lancio di Ally il primo e valvola di sfogo al velato malessere di Jack la seconda, i due protagonisti interpretano una storia fatta di sentimento, supporto, inquietudine e presumibilmente invidia reciproca, la stessa che ad inizio film incuterà la donna a dare di più e che porterà il carattere interpretato da Cooper a sotterrare il suo ego nel finale. Autori delle canzoni della colonna sonora del film, i due artisti interpretano il melodramma drammatico dotando la sceneggiatura di tratti e caratteri prelevati dall’età moderna, attualizzando l’originale di William A. Wellman ancor una volta dopo i due rifacimenti del 1954 e del 1976. In vetta alle classifiche di Canada, Regno Unito, Australia, Irlanda, Svizzera e Stati Uniti, la soundtrack del film costituisce – sostanzialmente – l’elemento aggiunto del successo contemporaneo di un cinema senza tempo, affine al conferimento di brillantezza nei mezzi e nell’interpretazione al film-musical, celebrato anche attraverso l’esecuzione live del brano clou in occasione della cerimonia degli Oscar al Dolby Theatre di Los Angeles.