Non arrestando la voglia di evadere e soprattutto di festeggiare quelle categorie che permettono all’economia italiana di muoversi, il tradizionale concertone del primo Maggio è andato in scena, seppur in forma differente, su Rai 3 fino a notte inoltrata, incentrandosi sui temi della Festa del lavoro ma anche dando risalto alla situazione attuale e al disagio gravante su lavoratori, studenti, medici, infermieri, rider e corrieri, tra gli altri. Condotta da Ambra Angiolini in diretta, la kermesse si compone dei contributi musicali di larga parte della musica italiana e non solo, procedendo lungo un ensemble di registrazioni effettuate presso l’Auditorium Parco della Musica in Roma o negli spazi scelti dagli artisti.
Tanti i musicisti che hanno voluto dare il loro contributo per celebrare il trentennale della manifestazione, tra cui anche Vasco Rossi, Zucchero, Gianna Nannini, ognuno dei quali, sui messaggi forti insiti in Vivere, Per colpa di chi? e Meravigliosa creatura, è stato protagonista di un saluto ai propri connazionali e della trasmissione di performance realizzate per l’occasione o – come nel caso dei medley relativi ai concerti negli Stadi del rocker di Zocca o ai tour del bluesman di Reggio Emilia – estratte dall’archivio dei momenti più emozionanti della loro carriera. Nonostante le diverse emozioni vissute e trasmesse, l’evento organizzato da Massimo Bonelli di iCompany ha voluto ricreare, per quanto possibile, l’ambientazione del live, ospitando le esibizioni di artisti come Francesco Gabbani, Fabrizio Moro, Leo Gassman e Le Vibrazioni sul palco di una Sala Sinopoli[1] rigorosamente vuota. Tra gli altri personaggi, non rigorosamente musicisti, che hanno peso parte alla carrellata di contenuti video, anche Rocco Papaleo e Nicola Savino, quest’ultimo coinvolto da Bugo nell’esecuzione di Sincero, registrato in parte presso l’Auditorium romano. Molteplici i contenuti, infatti, frutto di una condivisione social a mezzo webcam, come già accaduto in alcuni momenti di One world together at home e #Musicacheunisce o degli altri appuntamenti live-streaming di questo periodo, simbolo del desiderio di condividere e restare uniti attraverso la forza della musica. Potenza indissolubile capace di far viaggiare con la mente e creare scenari unici (cit. Leo Gassman), la forma artistica in questione diventa la risposta all’isolamento e una possibile via di fuga concettuale alla situazione, come dimostrano anche le fotografie restituite da Francesca Michielin sul terrazzo della sua casa a Bassano del Grappa (VI) e Gianna Nannini sui tetti di Milano. Allestito in riferimento alla speranza di poter presto ricominciare – come si augurano Lodo Guenzi e Ambra Angiolini dando appuntamento il prossimo anno in piazza San Giovanni (RM) – a “toccare con mano” l’esperienza live, #1m2020 si chiude con il distintivo messaggio – quest’anno ancor più imprescindibile – della difesa dei diritti dei lavoratori di cui si fanno portavoce anche Sting e Patti Smith, talenti internazionali partecipanti, prima di concludere con Alex Britti in diretta dalla location deputata all’evento, sulle note di Don’t stand so close to me e Grateful.
[1] c/o Auditorium Paco della Musica (RM)