In onda nella prima serata RAI di ieri, la pellicola di Nicolas Benamou è un mix alla francese di situazioni surreali e battute condite di risate e azione, costituenti un’imperdibile action comedy che diverte e apre anche qualche riflessione sull’elemento della condivisione familiare. Uscito a Gennaio del 2017 in Russia, À fond (questo il titolo originale del lungometraggio) racconta, infatti, della partenza dei coniugi Tom (José Garcia) e Julia (Caroline Vigneaux) per le vacanze insieme ai loro figli Noè (Stylane Lecaille) e Lison (Josephine Callies). A loro si aggiungerà anche nonno Ben (André Bussolier) che, presentatosi in maniera del tutto inaspettata almeno per la nuora, aggiungerà del pepe al forsennato viaggio dei quattro a bordo della nuova auto super accessoriata e super elettronica.
Diretti verso il Sud della Francia, i protagonisti del road movie a tutta velocità si troveranno a dare un passaggio a Melody (Charlotte Gabris), una esuberante donna raccattata durante una sosta in un’area di servizio dall’altruista latin lover interpretato da Bussolier. Il grande problema con cui l’allegra famigliola dovrà confrontarsi sarà quello di governare un’auto impazzita che, per via del regolatore di velocità inserito, non accenna a fermarsi, tanto da scatenare caos in autostrada, tra le forze dell’ordine, tra gli addetti al casello e nell’opinione pubblica. Come se non bastasse, sulle loro tracce si metterà – per un folle inseguimento – un uomo “urtato” dal veicolo pazzo, lo stesso personaggio contro cui sembrerebbe scagliarsi una ripetuta sfortuna con – tra i più coinvolgenti – la guida all’aria aperta, le buste e ostacoli visivi sul parabrezza e liquidi inverosimili, tutti momenti narrativi, questi, che contribuiscono ad alimentare la tonalità splatter e comica unita ad un talvolta eccessivo gusto del ridicolo instillati da una sceneggiatura che, però, regala non poche risate. A venire in aiuto dei personaggi sin qui presentati sono – fino ad un salvataggio estremo a mo’ di elicottero – due agenti moto-muniti che li precederanno aprendo loro la strada e mantenendo una linea diretta con la rete della viabilità gestita da un capitano che, tanto per accentuare il livello burlesco della commedia, si diletta nel ping-pong d’ufficio con gli operatori del suo staff. Tema centrale del lungometraggio potrebbe essere quello del rapporto tra l’uomo e le macchine, tra coscienza umana e intelligenza artificiale, elementi su cui si fonda la storia e che vengono resi in un tratteggio esilarante dal ritmo astuto, frenetico e senza pause.