Ispirato al titolo di una canzone del gruppo francese Mano Negra, il primo lungometraggio di Marco Ponti, uscito il 26 Ottobre del 2001, è un esempio di cinema che racconta una generazione ricca di insicurezze nei confronti del futuro, caratterizzata da una continua ricerca di un posto e da una monotonia esistenziale, esattamente quella che Andrea Straniero (Stefano Accorsi) condivide con il suo coinquilino Bartolomeo “Bart” Vanzetti, interpretato da Libero De Rienzo, il cui personaggio ha lo stesso nome di battesimo dell’economista dei film di Sidney Sibilia. Parte delle musiche dell’intensa colonna sonora del prodotto Rai Cinema e Mikado Film, la title-track è contenuta nell’album Casa Babylon del 1994 e finisce per congiungere le aspirazioni partenopee e nazionali dell’omaggio al Pibe de oro e quelle evasive della cultura di inizio terzo millennio.
Interamente girata a Torino, la pellicola costituisce l’opera prima di Ponti che, in realtà, aveva già esordito due anni prima alla regia con il cortometraggio Amsterdam. Strutturato sul ritratto di due ragazzi – il primo molto attento alla forma e il secondo “libero” (cit.) e nullafacente – molto diversi tra loro, il film rappresenta una visione portata dietro dagli anni ’90, quella per cui ci sarebbe scarsa motivazione nel mettersi alla prova tra i giovani moderni e contemporanei. A dar man forte alla sceneggiatura e a sorreggere l’intreccio narrativo ci pensa l’ingresso di Anita Caprioli che porta in scena la travolgente Dolores Angeli, ragazza che farà battere il cuore del carattere interpretato da Accorsi. Maestra e attrice di teatro, la donna si scontra, sia letteralmente che caratterialmente, con Andrea, inducendolo ad accantonare una vita fatta di espedienti e ad essere migliore, anche se il protagonista sembra aspirare ad una condizione diversa. Questa ambizione sarebbe presumibilmente dovuta alla passione per le arti, per la lettura, per la musica e per il cinema che l’alias di Accorsi condivide con il personaggio cardine messo sul grande schermo in modo delizioso e brillante dal compianto attore napoletano e romano di adozione, vincitore, tra l’altro, di diversi premi per la sua performance attoriale di amico saggio e specchio di una personalità talvolta ancora attuale.