Commedia statunitense appassionata e travolgente, il film di Kimmy Gatewood ha debuttato mercoledì sulla popolare piattaforma, aggiudicandosi ad oggi un posto nella Top ten dei contenuti cinematografici presenti sul servizio di video-stream. La storia narrata in Good on paper è quella di una donna che, dopo anni trascorsi a mettere la carriera di cabarettista al centro della sua vita, prende letteralmente un abbaglio quando incontra un ragazzo intelligente, simpatico e di successo, un uomo apparentemente perfetto che però si rivela un mentitore seriale e, quindi, essenzialmente troppo bello per essere vero.
È proprio nell’incontro tra i due che va identificato il punto di apertura dell’intreccio narrativo, in una vita, quella di Andrea Singer (Iliza Shlesinger), sconvolta dall’arrivo dello stravagante e affascinante Dennis (Ryan Hansen), nerd dal carattere forte piombato come un fulmine a ciel sereno nella sua vita. Uomo dal passato misterioso, il carattere interpretato da Hansen diventa l’immagine del punto di rottura tra menzogna e responsabilità, non convincendo le amiche della donna seppur si sia dimostrato molto astuto nella creazione di un parallelismo esistenziale. Messaggio forte perché in contrapposizione tematica al film è, in un certo senso, quello di non fingere di essere ciò che non si è o non si ha perché le bugie hanno le gambe corte e potrebbero, una volta scoperte, rischiare di rovinare i rapporti interpersonali e quindi inficiare negativamente sulla vita propria e altrui. Girato con maestria prevalentemente a presa diretta e a campi lunghi, il lungometraggio sembrerebbe celebrare il gusto per la messa in scena comica e cabarettistica perché denso di sovrapposizioni sceniche e momenti interattivi a livello dialogico tra i personaggi.