Disponibile dal 14 Aprile su tutte le piattaforme di streaming musicale e da oggi anche in rotazione radiofonica, il brano in oggetto anticipa l’uscita del quarto album del rapper milanese Taxi Driver fissata per il 30 Aprile ed è accompagnato da un evocativo e leggiadro videoclip. Avvalendosi della collaborazione di Tommaso Paradiso, il musicista classe 1994 di Calvairate (MI) riesce a donare – specie nel ritornello in cui si inserisce la voce del cantante che sarà protagonista anche della prima puntata dello show -Felicissima sera- di Pio e Amedeo – un asseto da ballad romantica alla canzone.
Primo singolo estratto dall’album, Ho spento il cielo segna un passo importante nella carriera di Mirko Martorana alias Rkomi che, partito da sonorità tipicamente hip hop, si è progressivamente spostato verso un’idea maggiormente definita di pop, spaziando verso richiami autoriali differenti che – nella canzone in oggetto – fanno riferimento, ad esempio, al bagaglio musicale anni ’80, fondendo in esse un tema tendenzialmente introspettivo. Significativo tassello artistico del repertorio del giovane rapper, il pezzo si completa – come si accennava in apertura – di un suggestivo videoclip rilasciato questa notte, in cui i due protagonisti, Martorana/Rkomi e Paradiso, si interfacciano fino a rappresentare un simil-scontro volto al salvataggio di una ragazza, tutto questo dopo un’introduzione fatta di un gioco di inquadrature e montaggio sui loro sguardi e toni decisamente pacati, fino all’impennata melodica a contorno della faida tra loro e dei plausibili aggressori. Punto di forza del video è, oltre al testo importante della canzone e allo scopo della diffida narrata, anche il riferimento cinematografico nella scelta dei punti di vista e delle scene, arricchite, queste ultime, da una evidente attenzione post produttiva. Visibile su Youtube Music, la clip è prodotta da Antonio Giampaolo e Maestro Production, per la regia di Simone Mastronardi e montaggio di Eugenio Campisano e Francesco Galli, colpendo gli ascoltatori sia per la varietà di strumentazioni come i violini che per accorgimenti registici eccellenti e l’elemento costante del taxi sullo sfondo, proprio come in un film.