Basato sull’omonimo romanzo per bambini di Amy Krouse Rosenthal e Tom Lichtenheld, il nuovo film di Miguel Arteta uscito oggi su Netflix si rivela essere una spassosa commedia per famiglie, allestita a ridosso del conflitto tra genitori e figli sulla pelle di un cast dotato di una forte alchimia sullo schermo. Prodotto sicuramente frizzanti no e divertente, il lungometraggio finisce per porre in essere anche una riflessione sul ruolo degli educatori e sembrerebbe allacciarsi, anche in virtù di una matrice letteraria, ad una poetica volta al lieto fine con un insegnamento di fondo in sottofondo.
Alle prese con la crescita di tre figli piccoli, Carlos (Édgar Ramírez) e Alisson (Jennifer Garner) sono spesso in conflitto tra loro per via della necessaria demarcazione tra ruolo autoritario e compiacente. Intenzionati a perseguire il benessere dei ragazzi, i due decidono di concedere loro una giornata di totale assenso, cogliendo il suggerimento di un fatidico anti-sportivo che, nella sua ambiguità caratteriale e cinematografica, comparirà più volte nella pellicola e in situazioni e ruoli totalmente diversi della narrazione. Andando incontro ad esperienze decisamente fuorvianti, i caratteri interpretati da Ramírez e dalla Garner avranno modo di comprendere appieno il significato del supporto e della complicità, trovandosi spesse volte in imbarazzo e rivalutando le proprie posizioni. Alle base del prodotto cinematografico, arricchito da scenografie entusiasmanti come quelle del festival musicale che ne costituisce una parte importante e da momenti scenici colorati e “spumosi”, c’è dunque il bisogno dei componenti di una famiglia di comprendersi gli uni con gli altri per trovare quella felicità nell’anima da cui tutto prescinde. Questo il tema di fondo della sceneggiatura e del libro stesso, la necessità di comprendere e definire i ruoli che, qui talvolta scambiati, lasciano intendere il divario e – al tempo stesso – la sussistenza tra responsabilità e spensieratezza, il tutto secondo uno sguardo perspicace dal gusto teatrale.