È andato in onda ieri in prima serata, per l’appuntamento rai di inizio anno, il superbo spettacolo del grande ballerino italiano, giunto alla sua quarta edizione e confermatosi, nonostante il periodo in corso, un unicum di arte, cultura e desiderio di comunicare e accompagnare gli italiani prendendoli per mano per farli assistere alla bellezza dell’arte performativa ma non solo. Un’esigenza, questa, avvertita ancor più vigorosa quest’anno in cui sono state inevitabilmente poche le occasioni di contatto con i professionisti dello spettacolo che, comunque, hanno fatto sentire ugualmente la loro vicinanza con condivisioni e releases a mezzo streaming.
Condotto con un pizzico di ironia sia da Bolle che dai compagni di palco ugualmente assegnati al ruolo di conductŏr e deus ex machina (cit.), lo show presenta un montaggio esclusivo da trattenere il fiato, completandosi di parti musicali, cinematografiche, teatrali e naturalmente di entusiasmanti momenti di danza e coreografia, il tutto strutturato su un impianto sonoro delizioso e coinvolgente. Molti gli ospiti di questo inizio anno visionario in cui, a rigor di performance, gli spettatori sono trasportati in un viaggio a contatto con la fantasia e lo stupore. Non sono mancati, tra l’altro, i momenti riflessivi e più seri che hanno toccato temi come la violenza delle donne, la letteratura, la situazione attuale e la perdita di contatto, tutti adeguatamente narrati con malinconia e, al tempo stesso, con il desiderio di reagire e tornare a vivere. Al fianco del brillante creatore dello show è stato possibile incontrare i talenti di Miriam Leone, Francesco Montanari e Stefano Fresi, ognuno dei quali ha corredato una parte importante della serata, segnata dall’imperdibile ritorno in tv di Vasco Rossi, il quale ha aperto e chiuso, in forza di un allestimento circolare, l’evento sulle note del suo nuovo singolo presentato in anteprima. Procedendo per storie narrate figurativamente, tra paso doble e turbamenti dell’anima, in danza, lo spettacolo ha dato spazio, oltre che alla cura strumentale e sensibilità di Diodato e Ghali, ad un’interpretazione elevata di alcuni passi della Divina Commedia e, precisamente, dell’Inferno dantesco da parte di Francesco Montanari, la cui voce importante, così come era accaduto per le note di Una canzone d’amore buttata via di Vasco, è accompagnata dal dinamismo e dai movimenti del corpo del protagonista e del corpo di ballo. Tra gli altri ospiti anche Michelle Hunziker, interprete, al fianco dello statuario danzatore, di una sfilza di personaggi e film come Mary Poppins, un momento, questo come tutti gli altri, grazie a cui la portata artistica e spettacolare dello show trova ragion d’essere.