Distribuito – dopo una prèmiere tenutasi al Dolby Theatre di Los Angeles – a partire dal 14 Febbraio 2018 in Italia e da due giorni dopo negli Stati Uniti, il lungometraggio costituisce il primo film di casa Marvel con un cast prevalentemente afroamericano. Ad interpretare il primo supereroe di colore è stato Chadwick Boseman, il quale ha offerto un’interpretazione emotivamente coinvolta tanto da essere ampiamente rispecchiata nella resa 3D e in formato IMAX della pellicola. Divenuto un simbolo di riscatto per la comunità afroamericana ma non solo, il compianto attore caratterizza il protagonista della storia di una forma fisica e recitativa smagliante, tanto da caricarsi sulle spalle larga parte della funzione narrativa del prodotto cinematografico, distribuito tra protagonista, antagonista e personaggi annessi alle due parti, il tutto in una fresca ambientazione cosmica affine a trasporre il discorso al di là dell’atmosfera. Particolarmente efficace, il lavoro registico pone in essere la coesistenza degli elementi della spettacolarità e della profondità del soggetto basato sui fumetti Marvel Comics, tratti, questi, bilanciati dall’interpretazione sentita da parte del cast e dalla rivalità anche a livello mimico tra i caratteri portati in scena da un compiacente ma deciso Boseman e dall’agguerrito Jordan.
Diretto da Ryan Coogler, il diciottesimo film del Marvel Cinematic Universe, disponibile su Disney+, ha segnato un vasto successo commerciale sia per l’ensemble di effetti speciali e scenografie che per la portata tematica del soggetto, una storia che va al di là dei pregiudizi razziali e permette di riconoscersi in essa. Visto anche in Captain America: Civil War, Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame, il personaggio della pantera nera si frappone all’interno del confine tra la Terra e il regno del Wakanda che è chiamato a proteggere e governare. Legittima altezza reale, il principe T’Challa (Boseman) ha preso il posto del padre T’Chaka (John Kani), assicurando al suo popolo non solo tutela o giustizia, ma anche un reggente buono e discreto che ha deciso di risollevare le sorti del suo impero aprendolo al resto dell’umanità. Nell’adottare questa strategia altruista di disponibilità, i wakandiani andranno incontro alle pretese di un uomo deciso a rivendicare il regno per diritto di nascita. Interpretato da Michael B. Jordan, l’avido Erik ‘killmonger’ Stevens ha raggiunto le porte del Wakanda seguendo il trafficante Ulysses Klau (Andy Serkins), losco criminale che aveva sottratto al regno parte del suo bene più prezioso. Ricchi di Vibranio e di un invidiabile e archetipo ultra-tecnologico, gli abitanti del regno avevano tenuta sempre nascosta la loro esistenza proprio per allontanare la possibilità di invasione e conflitto, cosa diventata realtà con l’insediamento dei buoni propositi del re interpretato da Boseman, disposto a lottare pur di fornire il suo aiuto e i servizi della sua terra al resto del Mondo, caratteristica, questa, che restituisce verosimilmente l’immagine dello stesso attore, messosi in gioco nell’onorare le proprie origini e – in un certo senso – quelle di tutti gli afroamericani.